venerdì 28 settembre 2007

E VA BENE!

Il tratto principale del mio carattere
NON SONO PREVEDIBILE.

La qualità che desidero in un uomo
L'ONESTA'.

La qualità che preferisco in una donna
GLI OCCHI.

Quel che apprezzo di più nei miei amici
LA CAPARBIETA', L'INTELLIGENZA, LA SIMPATIA.

Il mio principale difetto
SONO GOLOSO.

La mia occupazione preferita
DESIDERARE BENI MATERIALI, AMARE LA MIA FAMIGLIA.

Il mio sogno di felicità
SOLDI E SALUTE, PER TUTTI.

Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia
PERDERE UNA PERSONA AMATA.

Quel che vorrei essere
UN GRANDE CANTAUTORE.

Il paese dove vorrei vivere
AUSTRALIA.

Il colore che preferisco
PRUGNA, FUXIA.

Il fiore che amo di più
GLICINE, ROSA.

L'uccello che preferisco
L'AIRONE.

I miei autori preferiti in prosa
VUOTO TOTALE

I miei poeti preferiti
MONTALE, FOSCOLO.

I miei eroi nella finzione
L'UOMO RAGNO, MARTIN EDEN.

Le mie eroine preferite nella finzione
HEIDI, EMMA PEEL.

I miei compositori preferiti
BEETHOVEN, CHAIKOVSKI, LENNON/McCARTNEY.

I miei pittori preferiti
VAN GOGH, VAN DOESBURG, MONDRIAN, POLLOCK, FONTANA.

I miei eroi nella vita reale
I PESCATORI DI GRANCHI DEL POLO NORD, MIO PADRE.

I miei eroi nella storia
GANDHI, GALILEO.

I miei nomi preferiti
LISA, ADRIANO.

Quel che detesto più di tutto
L'ARROGANZA.

I personaggi storici che disprezzo di più
ADOLFo.

L'impresa storica che ammiro di più
LA PRESA DELLA BASTIGLIA, LE 5 GIORNATE DI MILANO.

La riforma che apprezzo di più
LA LEGGE 380/01 T.U., la L.R. 12/05 G.D.T.

Il dono di natura che vorrei avere
LA SICUREZZA.

Come vorrei morire
FELICE, DOPO AVER BACIATO I MIEI NIPOTINI.

Stato attuale del mio animo
MODALITA' STAND-BY.

Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza
QUELLE NATE DA UN BUON INTENTO.

Il mio motto
IO SONO GESù CRISTO!

giovedì 27 settembre 2007

mercoledì 26 settembre 2007

Sì, amore.

ok, allora, dimmi...come ci organizziamo per stasera, ciccia?
non so, fai tu, dimmi tu.
allora, prendo la piccola la porto da mio papà e poi ti aspetto là.
eh, no, io poi devo mangiare e tutto...
vabè, prendo la piccola la porto da mio papà, poi ti vengo a prendere alla metro e ti porto là, così mangiamo tutti insieme.
eh, sì! ma che giri fai dopo, dai!
vabè allora dimmelo tu!
nono, fai tu.
allora, prendo la piccola e la porto alla metro così quando esci andiamo a mangiare insieme, ok?
allora non hai capito che non voglio perdere tempo!
allora prendo la piccola da casa di mio papà, la porto dai tuoi, poi ti vengo a prendere alla metro, ti riporto dai tuoi, mangiamo là e poi tutti insieme a casa.
ok.

martedì 25 settembre 2007

Singapore, vado a singapore...

mi sa che me ne vado a copenhagen per i morti.
una volta il mio babbo ci andò per una trasferta del milan, e mi portò una foca della trudy. era bellissima, grande e morbida. mi è rimasto un bel ricordo di copenhagen!

lunedì 24 settembre 2007

A costo di essere ripetitivo

Ebbene sì, mi ritocca parlare di Cristina Donà. il fatto è che sono andato a vedere un altro concerto, ormai sono drogato. e sono andato col mio amico giancarlo, che aveva i biglietti gratis grazie alla sua sottoscrizione annuale con la radio organizzatrice e sponsor dell'evento.

C'era un gruppetto di lesbiche (la più carina sembrava gandhi) che parlottava.
C'erano una ventina di maschi con la sciarpa (strano, all'interno faceva caldo: io ero in maglietta).
C'erano gli invitati di Cristina (che occupavano le prime tre file, riservate, il che non giova al comunismo).
C'era una coppia, lui con il cappello alla neffa, lei dark-lady con il caschetto alla valentina.
C'era una manzissima.
C'era uno con una maglietta nera con il disegno di una spina dorsale che cominciava con il manico di una chitarra.
Io e giancarlo a un certo punto abbiamo pensato che se fossimo stati transessuali eravamo più adeguati.

Lei ha cantato bene, però c'era meno feeling della volta scorsa anche perchè era accompagnata da due strumentisti (chitarra e basso) veramente molli. Invece di aiutare il pubblico a percepire la musicalità e la profondità dei brani, i due (specialmente il bassista) imbrigliavano l'interpretazione con "smorfie del chitarrista" (avendo la faccia libera comunicano così il loro sforzo e l'orgasmo creativo) e cenni accondiscendenti verso C.

Devo dire che a parte la jam-session finale (da evitare la prossima volta) il concerto è stato bello.
Lei ha il viso stranamente asimmetrico, il che la rende a volte bruttina, a volte splendida.

Alla fine del concerto ho provato la moto di giancarlo, ed è stata la parte più gustosa della serata.

venerdì 21 settembre 2007

mezzo quartiere


ho dovuto ricostruire mezzo quartiere di milano, via previati.

martedì 18 settembre 2007

L'incudine e il martello

Capita a volte di trovarsi tra l'incudine ed il martello.
Siccome il martello tende a picchiare sull'incudine, necessariamente sarebbe meglio togliersi prima del doloroso impatto: il più delle volte, invece, mi capita di trovarmi con la testa schiacciata e pezzi di cervello che fuoriescono dal cranio.
Mi è capitato circa due mesi fa, e poi anche oggi. D'altronde è questo il prezzo che preferisco pagare per cercare di frenare la discesa del martello. (ho la testa dura)

lunedì 17 settembre 2007

Potatura autunnale

Sto riuscendo nella mia battaglia personale contro me stesso, ossia non fare mai leva sul senso di colpa affinchè le mie bambine facciano o dicano le cose che reputo più giuste. Credo che sia troppo semplice dire "senò gesù non ti vuole più bene", "attenta che gesù ti guarda sempre" o altre cose che probabilmente sarà il catechismo a usare come arma. preferisco magari cercare una conversazione più adulta, di cui resti traccia in una memoria lontana. come quando mio papà mi spiegava perchè dovevo studiare, e invece di sgridarmi usava aneddoti della sua vita per chiarire l'mportanza di un comportamento corretto rispetto ad una scelta sbagliata. e una volta terminato il discorso mi sentivo più ricco, crescevo con lui dentro me.
l'unica via verso la salvezza è lasciare un ricordo positivo dentro ai tuoi figli, che li metta in grado di confrontarsi col mondo senza che il loro cammino sia intralciato da rami secchi.

Ablatore


Con questo strumento oggi mi hanno scavato nelle gengive.
Il dentista mi diceva "tutto a posto?" - neanche fosse un cameriere.
LO SAI CHE NON E' TUTTO A POSTO!
Dopo due ore dal massacro mi ritorna ancora sui denti il suono dello strumento da tortura.

venerdì 14 settembre 2007

Standard I

Frequento la Standard I, e mi piace la mia classe chichewa.
Quando divento grande voglio fare l'autista.
Il mio cibo preferito è la risima (porridge di farina) con pesce.
L'acqua è il mio drink preferito.
Mi piace vestirmi con le cose nere che ho.
Mi piacciono le capre, a casa ne ho due: vorremmo tenerle in modo da averne di più.
Mi piacerebbe che mi scrivessi. ho disegnato due bimbe per te.

Anold Jefi, codice MW01100912, villaggio Dambe

L'Universo


Ecco un bel sito che ci spiega perchè dovremmo interessarci a cose più importanti che non siano futili discussioni sull'esistenza di dio.

La quinta stagione



Ieri sera ho assistito alla presentazione del nuovo CD di Cristina Donà.
Lei è bellissima, alta, simpatica. Ha una voce versatile, piccola e calda ma anche potente, magica.
Suona la chitarra con passione e arriva dritta al cuore. Sì, voi direte questo è rincoglionito.
La verità è che Cristina è acclamatissima all'estero, mentre in Italia è abbastanza snobbata grazie alla controcultura dello stordimento discografico. I testi che non fanno rima cuore-amore sono troppo complessi per essere apprezzati dalla massa dei ragazzini e i meno giovani rimangono per lo più intrappolati nell'esterofilia o nei bei tempi degli anni 60-80.
Il pubblico era comunque numeroso, circa duecento persone tra i 25 e i 50.
Pezzi bellissimi, presentati con autoironia dalla stessa Cristina che poi li ha eseguiti con bravura e professionalità.
Settembre, Universo, L'eclisse, Niente di Particolare, Non Sempre Rispondo: poi alcuni brani dei CD precedenti.

Ecco come l'ho conosciuta.
"Chi è? Edie Brickell?" dissi a Giancarlo mentre mi accomodavo su una poltrona del suo studio. La musica era bassa, in sottofondo.
"Guarda che è italiana" mi sorrise, "ho preso il cd perché è omonima di una mia ex-compagna di classe" e mi mostrò la copertina, blu con un viso di ragazza timido ma forte.
Occhi chiusi, con un segreto, pensai. Guardai il titolo della canzone che stavo ascoltando, Giancarlo mi disse che era “Salti nell’aria”. Ascoltai le parole… “immagina… le stelle… scoprirai che sorridono… sempre […] e vedrai dove gli altri pensano che non ci sia niente”.
Stavo per commuovermi. Una frase di una sensibilità e profondità enormi, eppure semplice, ed era lì, di nuovo dopo pochi secondi.

Scorrevano le note introduttive di “Dove sei tu” e la voce iniziò ad accarezzare le note del ponte: "io ti verrò a cercare quando il buio cercherà di far risaltare la tua assenza". Giancarlo mi disse che potevo tenere il CD per copiarlo, se volevo. Accettai subito (Cristina non me ne voglia, ma desideravo averla subito).
In auto ascoltai gli altri brani, una, due, tre volte, fino a capirli tutti. Quelli che avevo saltato ad un primo ascolto “Il mondo”, “Triathlon”, erano tutti magnifici.

Era il CD più bello che avessi mai ascoltato, dopo Revolver e Led Zeppelin IV. Nella foto sullo sfondo c'è il grande Paul (ora lievemente rimbambito, con l'ukulele, poveretto): mi è sembrata perfetta.
Non importa il tipo di musica, la cosa fondamentale è che ti comunichi qualcosa, che ti commuova o che ti riempia di gioia.
Auguri Cristina, spero che in tanti arrivino ad apprezzarti come casualmente vi sono arrivato io. (e non grazie a MLF)

giovedì 13 settembre 2007

Gli opposti si attraggono!

voglio parlare di una persona speciale. voglio scriverlo, perché pensarlo e basta è riduttivo:
se lo scrivo poi diventerà certezza.
è quasi il mio esatto contrario:

lui è intelligente, colto, simpatico, bello, onesto, loquace, curioso in ogni campo, originale, egocentrico.

io sono normale. ho intelligenza nella media (credo), cultura scarsa, sono sovrappeso, ho imbrogliato, parlo poco, ho normali curiosità, sono banale e altruista.

lui ha intelligenza non comune: basta leggere ciò che esprime nel suo blog: ma questa è solo una conferma, per me, io lo so sin da quando siamo nati. possiede una memoria formidabile, è capace di ricordarsi il nome di un attore di un film degli anni 50 che ha visto solo una volta e vent'anni fa.

ha una conoscenza (anche se lui modestamente non ammette) molto profonda in svariati campi ed una cultura - che proviene anche dai suoi studi classici - parecchio superiore alla media.

generalmente è simpatico a tutti, ma in particolare alle signore, a cui provoca questo effetto particolare per cui vedono in lui il figlio che vorrebbero avere e si confessano, morbosamente attratte dal suo modo virile di condurre il discorso.

è di una bellezza strutturale che trascende e prescinde dai normali canoni dell'apparire moderno, per cui il maschio bello si strappa le sopracciglia e somiglia sempre più ad un trans.
è una bellezza gestuale sensuale, unita al viso proporzionato con occhi grandi e capelli ricci.

l'onestà è una dote di famiglia, in lui esasperata e continuamente messa alla prova nello svolgimento del suo lavoro. ma non la si deve intendere solo in senso professionale, perché in realtà è ancora più radicata in lui l'onestà di comportamento, il rispetto di sé e degli altri: e lui solo sa quanto gli è già costato esserlo. è difficile, molto duro: chi non lo è non sa quanto si stia male piuttosto che dover mentire.

se in buona compagnìa e stimolato dagli argomenti, trascina tutti con battute pungenti, aneddoti, racconti dell'infanzia e del presente, citazioni colte e impressionanti (a volte quasi imbarazzanti) considerazioni.

la curiosità è sempre stata il suo forte: fin dalle prime precoci scoperte sessuali. ed è la base, oppure uno dei componenti, di un'intelligenza particolare: così come l'originalità del comportamento e del pensiero, che fa breccia nel cuore di tutti, facendolo diventare presente ad una cerimonia anche se non c'è.

sì, forse c'è un piccolo neo: in parecchi pensano che l'egocentrismo sia una dote negativa per un carattere. io sono convinto che in generale sia solo un modo per catalizzare l'attenzione su una persona molto speciale. e io ti voglio bene, tanto.

mercoledì 12 settembre 2007

Occhiali da sole

Parecchie persone hanno l'abitudine di parlare senza levarsi gli occhiali da sole.
La trovo una cosa orribilmente maleducata, perché anche lo sguardo di chi parla riveste una grande importanza durante una comunicazione qualsiasi. se dici che mia moglie è una zoccola mentre mi strizzi l'occhio magari non ti massacro subito, insomma.
Oggi parlavo con un ponteggista ciccione: questo, oltre ad indossare simpatici occhialoni ultimamoda, non mi guardava neanche mai in faccia. era come se la sua faccia non esistesse. ho pensato che se solo avesse potuto parlare con l'ano magari l'avrebbe fatto.
Andate avanti così, parlatemi pure con il vostro ano, facce da culo.

martedì 11 settembre 2007

La colla per rasare

Oggi in studio discussione di tre quanrti d'ora sulla migliore colla per rasare.

Radio milaninter

è improvvisamente cessata la trasmissione su frequenza 91.7 di "milaninter fm".
Una radio che sapeva parlare di calcio in maniera tecnica, divertente, sportiva e mai volgare, grazie al direttore di studio, Lapo De Carlo. Sono rimasto disorientato sulle prime perchè la ascoltavo spesso, giravo in cerca della nuova frequenza per riascoltare con complicità gli interventi dei tifosi e i commenti tecnici di Lodetti e Bellugi.
Anche io, in occasione della vittoria di coppacampioni del maggio scorso, ho telefonato in radio per intonare un coro. Oggi ho cercato su internet i motivi della prolungata assenza, e ho letto questo. Beh, mi rivolgo agli ex-direttori di milaninter.fm: per lo meno aprite un blog. Non costa nulla, se quello è il punto.

Ridursi all'ultimo

Anche oggi me ne sto tranquillo. guardo qualche blog, youtube, email, parlotto con la segretaria, racconto qualcosa ad un collega. perdo tempo e so che invece dovrei lavorare. i clienti mi telefonano e mi chiedono a che punto sono: non ho ancora cominciato! ci sono nove persone che aspettano i miei capolavori (ah, il mio ultimo capolavoro!) e invece io sto lì, cerco altre cose da fare per distrarmi dal pensiero che dovrei fare quelle cose. Chissà perchè, è sempre stato così. da quando ero bambino, e mio papà mi diceva "ma perchè ti devi sempre ridurre a fare le cose all'ultimo momento?". Poi con il tempo la frase, che veniva detta almeno una volta alla settimana, è diventata "ti riduci sempre all'ultimo". Sarà sempre così.

martedì 4 settembre 2007

Performance

L'esibizione dell'artista, generalmente dal vivo, se è particolarmente significativa (e generalmente nella sua accezione positiva) viene definita performance. Un termine che in italiano non ha effettivo riscontro in una unica parola, tanto è vero che nel gergo è ormai entrata a far parte dei radio-tele cronisti l'avverbio "performante".
Quando ero molto piccolo, livello elementari, per intenderci, un bel giorno la maestra ci disse che sarebbe venuto a farci visita il grande critico musicale MLF. non riesco a scriverne il nome per intero per quanto mi sta antipatico, quindi lo condenso in una sigla, tanto ormai è ciò che è.
Bene, la maestra Ghisellini ci disse di prepararci qualche bella domanda da porre a MLF: quindi io, che non avevo idea di cosa chiedere, mi dissi: "cacchio, quasi quasi vedo se per lui la parola performance ha un significato particolare".
Così arrivò il giorno della grandiosa visita di MLF, accompagnato da uno stuolo di insegnanti, bidelli e presidi: si sedette su una seggiolina delle nostre, ossequiato dalle maestre, e mani in grembo si dedicò pacificamente alla raffica di domande piccoline ed ingenue. Chissà cosa avrà pensato MLF, mentre con la sua faccia da pechinese e le labbra piegate in un mezzo sorriso ci mostrava la sua competenza.
Io non ascoltavo le domande degli altri, ero troppo concentrato su me stesso, le mie emozioni di quel momento: ero agitatissimo, tremavo molto (una volta dovevo cantare ad un saggio, alle medie, e la paura mi bloccò le corde vocali, diventai afono per le due ore esatte della durata dell'esibizione), così quando la Ghisellini mi guardò, incoraggiandomi a porre la domandina, io presi coraggio e dissi: "ci può dire cosa significa per lei la parola performance?".
MLF non mi guardò neppure e disse che dovevo andare a cercarmela nel dizionario. Seguì ilarità generale, prima delle maestre e dei presidi e poi di conseguenza dei miei compagnetti. Ovviamente da quel giorno ho odiato MLF con tutto il cuore, povero bastardo.
Ultimamente ML non si rassegna alla vecchiaia e imperterrito scrive la sua striscetta sul disco del giorno dalle pagine del Corriere: cerco sempre di essere imparziale, ma nell'ultima settimana credo che abbia parlato benissimo di tutti, perfino di un certo rapper italiano, di nome Vacca, che si serve di rime orribili per esprimere il suo disagio in modo da farlo diventare anche nostro, anche se stiamo benissimo. Credo che ML sia oramai un critico che non sa più distinguere tra performance e minchiata solenne, ma visto che il mio parere è influenzato dai fatti raccontati poche righe sopra, mi piacerebbe leggere anche il vostro.

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