Oggi sto scrivendo a tutti quanti. Scrivo a tutti quelli che conosco e non conosco, nel tentativo di tenervi tutti insieme nelle mie braccia. Mi sento deriso, umiliato, trattato come un povero deficiente, lontano dal mio futuro e dal mio passato. Nel limbo della vita, mi aggrappo alle vostre frasi per cercare una solidità verbale e morale che vedo ormai persa, fuggita da mesi perchè spaventata dagli eventi e che so, però, che possiamo far rinascere con serietà.
Si chiede solamente un po' di onestà, per dìo. Invoco un dio che è dentro di noi: scuotiamoci, diamoci una possibilità diversa, strappiamoci l'anima dal corpo, ficchiamola su un bastone e sventoliamola come nuovo vessillo.
Non sia il solito pastrocchio nato dalle menti di maiali pervertiti a guidare le nostre speranze.
Siano le nostre anime.
Scusate la sintesi, non sono un bravo parlatore, ma sono ferito. Cercate di stringervi gli uni con gli altri, fatevi forza! Non voglio sembrare mieloso e banale, ma sento, dio mio, sento che è uno dei momenti più bui della storia dell'umanità.
Siamo nel medioevo, il medioevo non finirà mai.
venerdì 25 gennaio 2008
Per Tutti
erano le ore 15:01
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Ciao iere ce stata una delle giornate piu' vergognose della istoria d'Italia...L'Italia non a oggi soluzione per l'avennire....piacere e grazie per il tuo link....coraggio.
Posta un commento