martedì 8 gennaio 2008

LA PAURA FA 90

Visto che questo è il 90° post, ho avuto un po' di timore prima di scriverlo.
In parte perchè sono un uomo di parola e avevo promesso di non tornare fino a che la mia adorabile cognatina non si fosse ripresentata su questi schermi: purtroppo ormai è letargizzata e ogni mio tentativo di schiodarla dalla sua apatia non ha funzionato, quindi eccomi. (ahò, arieccolo, evviva!)
In parte perchè non so mai da dove cominciare. Sono successe poche cose, tra natale e capodann sono stati giorni sardi di assoluta serenità, che non provavo da mesi. Ho riso di gusto anche per le minime sciocchezze, senza nascondermi ho offeso, ho riflettuto (AH!) e capito.
Ho capito che in realtà il giogo governativo ha un unico fine, e non è quello di ciucciare soldi il più possibile dai nostri paletò.
Non è neanche quello di rendersi insopportabilmente ridicolo per farsi prendere di mira dai comici o paracomici paraculi.
Non è quello di sanare le casse nazionali per gli innumerevoli gorghi senza fondo lasciati dai governi precedenti.
Non è quello di costringerti a cambiare auto perchè inquini anche se non hai una lira in banca (mi piace ancora l'espressione). E non sono incattivito solo perchè sono arrivato a fine anno che avevo 75 euro sul conto, per fortuna avevo comprata la macchina a febbraio.
Non è tante cose, è una cosa sola.
Chi la sa lo dica, io l'ho trovato, è semplice e comporta conseguenze clamorose.

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