ci siamo trovati, io, l'alfeo e tutta la compagnìa , zio'drea e gli altri, che si andava a mangiare il gatto. beh, insomma, l'andrea binetti aveva tirato fuori sto gattone che cel'aveva in frizere da un po' e avevamo combinato al bar. l'andrea binetti prendeva i gatti, andava a caccia proprio.
li prendeva, li appendeva alla scala aperta e ci mozzava la testa, così sembravano lepri. poi invitava qualche ragazza a mangiare la "lepre" e a fine pasto ci diceva, e com'era il gatto? ahahah!
tutte le volte che passava al piano terreno dalla maria c'era sto bel gattone rosso, fuori, e lui diceva bello, bello, ridendo. e la maria faceva una smorfia, lei sapeva che lù el vulea sulament purtaghèl via. Così un giorno che la maria era distratta, lui TAC! una botta sul naso al gatto, con pollice e medio, secco. e via che l'era bel'e mort, tutti così li faceva fuori.
Quel giorno lì l'alfeo, che aveva appena festeggiato il giorno prima perchè la moglie era incinta - erano tutti contenti che arrivava sto bambino e aveva fatto la torta e tutto - rideva, si vedeva che era proprio felice. somma ci siamo trovati al bar e (io non bevevo il vino, bevevo solo birra, cocacola eccetera) e ci avevamo dato giù tutti col mangiare e bere. l'alfeo si alza a fine pasto e dice allo zio'drea, ma senti ma sto gatto io non è che l'ho proprio digerito, eh? non è che il binetti l'ha cucinato male? dice l'alfeo. ma no! dice, stiamo tutti bene, sei tu che probabilmente hai qualche problema. fatti una camomilla. allora l'alfeo, che era uno grosso eh, bello alto, col fisico scolpito senza bisogno di andare in palestra, prende e va a casa dove c'era la moglie che lo aspettava. entra e le dice, dai, fammi una camomilla perpiacere, che non ho mica digerito il gatto stavolta. e si siede sulla poltrona. la moglie va in cucina, fa la camomilla, torna e l'alfeo è lì, freddo con gli occhi sbarrati. morto. ci ha detto dopo che i medici pensavano, impossibile che fosse già freddo dopo pochi minuti, ma in verità è andata così, la moglie non può aver mentito. e me ne sono morti tanti, di amici, tutti con queste storie strane qui.
lunedì 11 febbraio 2008
Un racconto
erano le ore 16:53
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