Come succede ad ogni buon sostenitore di S.M. (AHAH), mi arriva a casa il giornaletto "ambasciata di sardegna", sul quale ho letto stamattina un trafiletto in sardo. Giuro che leggere un trafiletto in sardo non è cosa semplice per nessuno, nemmeno per il sardo. Insomma, c'era scritto che era buona pratica qualche tempo fa che vi fosse questa figura della femmina accoppatrice, "sa femina accabadòra", che veniva chiamata dai familiari per dare fine ad una malattia incurabile che poteva provocare gravi sofferenze. Uno dei primi esempi di eutanasia.
Il problema è che lo faceva dando una martellata in testa!
(è stato esposto il cimelio, l'ultimo martello atto allo scopo).
lunedì 25 febbraio 2008
Ambasciata di Sardegna
erano le ore 17:03
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2 commenti:
il sogno d'ogni uomo, nel momento esiziale, è una buona martellata sarda.
AHAH! grande.
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