Oggi parlavo con il Tecnico.
Gli spiegavo che in preparazione del terreno, sarà necessario pompare dell'acqua di falda dal sottosuolo perchè siamo in prossimità del mare, quindi dovremo tenere conto dei costi accessori che derivano da una lavorazione particolare.
"ah, sì, il well-point" mi ha detto lui.
"eh?" ho detto io.
"il WELL POINT" mi ha ribattuto lui.
"io so che lo chiamano EMUNGIMENTO", ho detto io, e abbiamo riso.
Però sono rimasto con la curiosità di capire perchè si usi una definizione inglese che ha ben poco a che fare con la lavorazione che vi ho appena descritto, e così sono andato a vedere: in realtà non è una definizione, è una tipologia di macchinario. La definizione giusta in inglese è drainage, ossia il prosciugamento. Peccato non averlo saputo prima, avrei potuto dirlo al tecnico così mi bocciava subito il progetto.
martedì 11 dicembre 2007
Il tennico
erano le ore 19:22 3 commenti
lunedì 10 dicembre 2007
Blog notes
Interrompo lo sciopero per aggiornare momentaneamente il blog.
Lo sciopero, con sondaggio pro-reintegro della loba, ha raccolto dieci votazioni.
Ricordo alla loba che aveva promesso che in caso di dieci votazioni positive avrebbe fatto ritorno nel mondo del duepuntozero. Quindi è ora che ella rientri, con il clamore che la cosa può suscitare in tutti noi. HAI SENTITO, LOBA?
Il secondo risultato dello sciopero è che il post ha raccolto diciassette commenti, roba mai vista su queste povere pagine (ringrazio tutti, grazie..grazie): il che mi induce a pensare che, come dice il digito, scioperare fa solo bene. D'altronde lo stesso digito, da me incalzato al voto, non ha più commentato il post e credo che non abbia votato al sondaggio, perciò caro digito (perbacco, ma cosa ti costava un votino prolobo?) tu predichi bene ma razzoli maleassaje! Smèntimi se ne sei capace.
erano le ore 14:47 3 commenti
lunedì 3 dicembre 2007
giovedì 29 novembre 2007
Distanza e folletti
Cosa spinge una persona a rispondere "noi ci saremo"?
io sto parlando con te, e ho certezza che tu sia sola e che verrai anche da sola.
e allora perchè mi rispondi con "noi ci saremo"?
Mi viene in mente il post di eio con i venditori del folletto,
"NOI PASSEREMO SEMPRE".
La questione è che, mentre io cerco di impostare il discorso sempre partendo da un piano paritario, tralasciando estrazione, cultura, ego per quanto possibile, ci sono delle persone che disgraziatamente fanno della ricerca della distanza, a priori, il loro stile di vita.
Arrivederla, mi saluti anche l'altra.
erano le ore 18:08 1 commenti
Capiente
Adesso sono tranquillo. so che Alberto Tomba riceverà il meritato bonus.
erano le ore 09:45 1 commenti
lunedì 26 novembre 2007
Una volta alla settimana
Ci sono dei tali a Milano, a Milano, dico e non in Cambogia, che si lavano una volta alla settimana.
Ma perché?
è così bello farsi la doccia, la sera, prima della pappa. Oppure
svegliarsi al mattino, ficcarsi sotto il getto caldo del soffione e poi
gustarsi la colazione nel tepore del proprio corpo. Lavarsi è bello. Io
mi lavo i capelli tutti i giorni. Resto poco sotto la doccia, così non
ho sensi di colpa per lo spreco dell'acqua, però in quei cinque minuti
mi lavo tutto.
Comincio dai capelli, una buona dose di shampoo che
poi mi passo anche tra le palle, sul culo e poi di nuovo sul pisello.
Poi sapone o doccia-schiuma sulle ascelle, piano piano che sono
sensibili, poi sulle gambe. Poi di nuovo riempio il palmo e me lo passo
sui piedini, prima uno e poi l'altro, anche perché tutti e due insieme
non ci riesco. Mi piacciono i miei piedi, le mie cosce. Poi mi lavo
anche la pancia, il collo, ancora una passata alle ascelle. Risciacquo
tutto di nuovo. Finito.
Fallo anche tu, amico che mi vieni a trovare in ufficio.
erano le ore 19:07 9 commenti
venerdì 23 novembre 2007
Le spidermàn
Oggi esce l'ultimo numero (30°) della serie allegata al corriere della sera del formidabile uomo ragno.
Chissà se in francia lo pronunciano spaidermen oppure spidermàn. i francesi sono bestiali su queste cose, in parte hanno anche ragione. prima di partire per parigi mi sono preparato il numero 28 in valigia, e continuavo a mormorare "le spidermàn, le spidermàn".
L'uomo ragno è sempre stato il mio supereroe preferito, l'unico che avesse una storia personale raccontata dagli autori e quindi anche il più umano.
Mi diverte leggere i dialoghi, sempre ironici, mai banali, che prima Stan Lee e poi in seguito altri autori confezionarono per le sue storie.
- cattivo: "uomo ragno, sei tu!"
- uomo ragno: "o io, o mork da ork."
Per non parlare delle ragazze di peterparker, da gwen a maryjane abbiamo degli esempi di bellezza disegnate in sezione aurea.
Qualche anno fa un mio amico, Alberto, aveva sulla sua scrivania un pupazzetto del tipo bigjim dell'uomo ragno, solo che premendo il tasto invece di alzare il pugno si sentiva dire: "sono spàidermèn, l'uomoragno: un supereroe". A parte che già la frase in sè era ridicola, a un certo punto Alberto cominciò a schiacciare senza tregua il pulsante, in modo che la frase entrasse in loop continuo. Dopo una ventina di volte, il pupazzetto urlò lungamente, poi il silenzio.
Abbiamo riso fino alle lacrime.
Ricordo che poi Alberto preparò una bara fatta di cartone e vi ripose l'uomoragno per sempre.
erano le ore 15:48 5 commenti
giovedì 22 novembre 2007
Zoodue
Per non parlare della programmazione musicale. I deejay in gamba ormai non citano più neanche i brani, come si faceva una volta, ma vanno avanti con lo sguardo basso sul giornale facendo finta di non aver sentito - tranne qualche piccola eccezione. Per esempio, il nuovo brano dei subsonica "...geeeeelidiiii tramonntiii..." inascoltabile, è stato coraggiosamente commentato da Fabio Volo con un "...vabè qui ormai passa di tutto...".
Non è possibile che non ci sia più della vera buona musica. Spetta ai discografici dimenticarsi delle scelte politiche almeno in ambito musicale. Sono d'accordo che è un mondo dove i ricavi sono corposissimi, ma sono sicuro che ci sarebbero ugualmente anche con della musica che almeno rispetti gli ascoltatori.
Non potete dare in pasto al pubblico qualunque schifezza, tanto poi ci si abitua: cercate di fare uno sforzo costruttivo, SCEGLIETE IL MEGLIO, cazzo.
I poveri subsonica hanno anche fatto delle ottime canzoni, ma questa è veramente orrenda: come loro ogni giorno cerco di evitarne parecchi.
Come sempre la scelta poi spetta a noi, è ovvio: sintonizzarsi saltabeccando di qua e di là in cerca di buona musica è un compito arduo, come la ricerca della verità: ma chi è troppo pigro per cercare il graal alla fine rimane intontito dalle vostre scelte di mercato, un mercato costruito da voi per rincoglionire. vergognatevi.
E non sto parlando del fatto che vorrei della musica più orecchiabile, sto parlando di contenuti non banali e armoniosi. anche in canzoni dissonanti si può trovare una armonia compositiva, ma per piacere allora fate fare questo lavoro ad uno che sa quello che sta facendo.
erano le ore 10:22 4 commenti
mercoledì 21 novembre 2007
Lo zoo
Nella mia nullitudine, tornavo in studio dopo aver risolto i soliti casi umani.
Mentre cercavo un po' di buona musica mi sono imbattuto in radio 105.
sono rimasto sbalordito dal tipo di indirizzo che hanno dato a questa stazione: lessico triviale da far schifo.
Un esempio, lo scherzo telefonico:
“buongiorno, mi chiamo c...o!" - risate registrate.
"ecco, mettitelo nel c..o il c...o, s....o!" - risponde un signore, evidentemente disturbato - e ancora risate registrate.
e poi avanti così con altre risate registrate. perchè evidentemente non fa ridere.
E allora perchè, "signori" di radio 105, scegliere questa programmazione, con questa tipologia di espressione, proprio in un orario di punta per gli ascoltatori adolescenti (14.30, 15) più influenzabili? non vorrei sembrare moralista, ma certamente la cosa non può essere archiviata con un "non spetta a noi educare al meglio i giovani": anzi, direi che è il momento che anche i media facciano qualcosa per cercare di risollevare lo spirito civico che si è perso ormai da tempo.
(continua)
erano le ore 15:17 1 commenti
martedì 20 novembre 2007
Occhi neri
Oggi ho osato dire che un maglione comprato l'anno scorso al mercato si era rovinato. su un lato si era formata una specie di colonia di palline di lana ed era un pochino antiestetico: è stato un grave errore che credo che non ripeterò mai più. Ora posso guardare con occhi nuovi il maglione.
erano le ore 14:10 8 commenti
lunedì 19 novembre 2007
Ischida, s'americano!
Mi sono ricordato di una cosa che volevo scrivere un po' di giorni fa, relativamente ad halloween.
Tornando a casa dopo aver accompagnato la bimba a scuola, ho detto a mia moglie che avevo incontrato un gruppetto di signore che discutevano di halloween, dicendo che per l'anno prossimo avrebbero dovuto organizzarla meglio la festa, perché ormai ogni anno (da un po') diventa sempre più importante e i bambini ci tengono, eccetera eccetera.
E poi ho detto ma che cavolo di festa di americani, coi morti ammazzati e robe terrorizzanti, pipistrelli e ragni e porcavacca, sono tutte robe che non sopporto, io, povero bimbo ancora immerso nell'acquasantiera. mi tocca sorridere se ma figlia mi porta a casa un disegno di un pipistrello, che fosse per un compito di scienze capirei, ma insomma, di tutti i begli animali che ci sono in giro proprio il pipistrello?
E così mi stava prendendo la mano, questo bel discorsetto su come la cultura americana ci metta veramente poco ormai a colonizzarci subdolamente: e non ci basta essere politicamente necrotizzati dalle cellule pseudobenigne della Loro presunta civiltà superiore e dalle scelte dei governi che furono, che sono stati proprio stronzi ad accettare un patto con la morte lenta e dolorosa.
E così mia moglie mi ha salvato. scuotendo il capo con fare da mamma comprensiva, mi ha detto che halloween in Sardegna esiste da quando i suoi nonni erano bambini e andavano a suonare alle porte chiedendo i dolcetti, sennò il morto si incazzava.
Solo che da loro si chiama (tuttora, certamente) "SU MORTU MORTU".
Spero di averlo digitato correttamente, visto che la grande tradizione sarda ha spazzato via in un microsecondo la subdola cellula tumorale americana.
erano le ore 10:45 7 commenti
milioni di milioni
E io che mi scandalizzavo per i tre milioni versati a Veltroni. Ora che anche Berlusconi, uno degli uomini più ricchi del mondo dico, ha ricevuto sette milioni di euro per sostenere le sue ragioni, il paese ha toccato veramente il fondo.
Poi il nanetto, sommerso dalle braccia di gente infestante, dopo l'abbuffata annuncia la formazione del nuovo partito popolare, un nome che terrorizza.
Io veramentre dovrei pensare sul serio ad andarmene in australia.
Report di ieri. Altra figuraccia dell'amministrazione comunale milanese. Con tutto quello che si poteva cercare di dire a discolpa di certe scelte urbanistiche, gli assessori aprivano le braccia ed ammettevano colpe candidamente come se in realtà le soluzioni scelte fossero le uniche possibili per il bene della comunità.
Ma come? Dai all'ente Fiera la possibilità di coprirsi di miliardi e lo fai solo per il bene comune?
L'australia è più vicina che mai.
Con le tariffe low-cost probablimente riesco a mettere sull'aereo la famiglia con 3.000 euro. Adesso metto giù il baracchino per raccogliere le firme per la mia partenza, un euro a votazione. Magari chi mal mi sopporta è disposto a versare un contributo: alla fine mi servono solamente tremila tipi che appena arrivano sul mio blog dicono "ma ammazzati!" e invece di andarsene prendono nota del mio nome e si dirigono verso casa mia o verso il mio studio a milano.
Se siete interessati postatemi la richiesta che vi invio i dati. chi vuole versare di più me lo dica che ho il conto alle poste.
erano le ore 09:47 6 commenti
venerdì 16 novembre 2007
The Blues
quando ascolti un pezzo blues sai già che fine farà. il giro è sempre lo stesso, poi c'è l'assolo sul giro, poi c'è un secondo giro, magari un altro assolo, poi il giro finale. poi magari ci sono delle variazioni sul tema, però è tutto lì. la bravura dell'interprete di musica blues sta nella capacità di approfondire, trasmettere la malinconia e la forza di un sentimento quasi sempre perdente, ma con la speranza di rivincita e/o rinascita.
nel blues non c'è quasi mai lotta, c'è quasi sempre la rassegnazione e/o la volontà di suicidio/omicidio diretto. credo che questo derivi dall'estrazione nera del blues; per ogni nero che si rispetti non c'è mai stata lotta fisica, ma azione piuttosto che umiliazione.
poi c'è largamente il sesso, sotto forma di metafora.
amando molto il blues, preferisco del buon sesso metaforico al sesso esplicito.
erano le ore 16:51 0 commenti
martedì 13 novembre 2007
Il mio bello
Eh, sì. è così. Tante volte me ne accorgo dopo. Però sono contento, mi beo della mia mancanza di malizia, sono felice di non prevedere le conseguenze, in fondo la vita è bella anche per questo. Dico una cosa, magari un po' ingenua, perchè spero che in fondo lo siano un pochino tutti.
Io sono così: é il mio bello.
Stavo discutendo con una persona proprio di questo.
Si è persa l'ingenuità di ieri, siamo come bambini cresciuti: nel giro di cinquant'anni siamo passati da ventiquattromila baci a fabrifibra, dall'ingenua scoperta del consumismo al consumo della vita. ormai ditemi una canzone che conserva un briciolo di ingenua dichiarazione d'amore.
Tutti pronti a denunciare lo schifo, il colera, la rabbia per la giustizia in mano ad incompetenti, tutto ben annaffiato dalla pornografia politica dilagante.
Vi prego, ritroviamo l'ingenuità. Siamo i figli della società corrotta, ma non per questo dobbiamo sporcare le nostre anime con il dubbio e la vendetta.
La malizia è figlia del dubbio. Possiamo conoscere ciò che è bene e ciò che è male senza obbligarci a vivere in un mondo sommerso dai dubbi di dire e non dire, fare e non fare. è anche questo continuo non sapere che limita l'azione fisica e verbale, necessaria alla crescita individuale e sociale.
Aiutiamo il nostro paese a ritrovare una dignità, ritrovando il nostro rigore morale unito al diritto all'ironia e incominciando da qui.
Io ad esempio, apprezzo in parte e forse per questo non capisco del tutto, gli scritti di doppiovubi, pur stimandolo molto.
erano le ore 13:15 8 commenti
lunedì 12 novembre 2007
Come Heidi
Prendo spunto dai post di SiG e di Irene per parlare un po' di Milano.
Com'è milano? ho sempre pensato a come descriverla.
Ci sono canzoni di Dalla e Vecchioni, commoventi per l'intensità del ricordo.
Dalla canta “...Milano sempre pronta al Natale, che quando passa piange e ci rimane male, Milano sguardo maligno di Dio, zucchero e catrame...Milano ogni volta che mi tocca di venire, mi prendi allo stomaco, mi fai morire...Milano senza fortuna mi porti con te, sotto terra o sulla luna...Milano tre milioni respiro di un polmone solo, Milano che come un uccello gli sparano ma anche riprende il volo". Non l'avevo mai sentita, prima che qualcuno mi lasciasse un greatest hits di Dalla: bellissima, peccato che ormai anche lui peschi solo dalla spazzatura.
E poi Vecchioni, "luci a sansiro, di quella sera..." la poesia di un momento, ma non è solo quello, è l'amore per l'appartenenza ad una città.
Una città fatta di traffico, negozi brutti, show-room spettacolari, viuzze lastricate di pietra dipinte dalla natura e vialoni di circonvallazione creati dalla sola necessità. E poi il Duomo e altre centinaia di chiese, alcune splendide, altre inutili; palazzi sbadatamente scampati ai bombardamenti e case popolari di orribile fattura.
Tutto è sempre più specchio della società ibrida e pornografica, amministrata da politici inetti ed "assolutamente incapaci per il ruolo", citazione tratta dalla descrizione di un alto dirigente esterno incaricato dal nuovo sindaco (fatta da un comitato di controllo a cui il sindaco dovrà rispondere, sentita a Report).
Poi ci sono le montagne, che ogni tanto appaiono e abbracciano l'orizzonte, ma solo nelle belle giornate un po' ventose.
è come se in quei giorni la città volesse ricordarci come sarebbe bello, lavorare in una delle più straordinarie città d'europa e in più poter vedere le montagne innevate, come heidi.
erano le ore 17:38 4 commenti
venerdì 9 novembre 2007
Eroi di oggi
Il forte vento ha creato parecchi disagi a Milano, oggi.
questa frase la sentirete dire almeno trentavolte questa sera: e in realtà così è stato. Se non ci fossero stati i vigili del fuoco, che prontamente hanno provveduto alla messa in sicurezza del mio ponteggio alto quaranta metri con copertura provvisoria sul lastrico solare, ora sarei al commissariato di polizia.
ho visto cose che voi condomini del civico 41 non potete neanche immaginarvi.
ho visto un telo piegato dal vento come uno spinnaker pronto a far decollare un ponteggio.
ho visto un ponteggio arcuato con una freccia di un metro sollecitato da raffiche potentissime.
e ho visto un vigile del reparto 3, camminare come un gatto su un ciglio altissimo per salvarmi il culo.
e appena è sceso, l'ho abbracciato.
che almeno gli resti il ricordo di avermi aiutato e di essergli stato grato.
erano le ore 17:46 3 commenti
Grandeur/2
Credo che i post che sto scrivendo in questo periodo siano i migliori mai scritti da anima viva.
erano le ore 17:44 3 commenti
Grandeur
I francesi, sì, che sono un popolo di merda.
Sempre pronti a sbatterti in faccia una presunta superiorità di classe: tanto l'edicolante quanto il negoziante, tanto il ristoratore quanto l'addetto ai bagagli. Come se l'essere francesi rappresenti un distintivo di qualità. E invece le brasserìe sono puzzolenti, le crèpe non sono buone, l'acqua dell'hotel sa di fogna, le metropolitane sono lerce ed esistono anche altre cose in cui immergere il cibo a parte il burro fuso (meglio non immergerlo affatto).
Parigi è bellissima, è arrivata dal 1500 ai giorni nostri e non è mai cambiata di una virgola, a parte un breve intervento del prefetto Haussman che ha raso al suolo un paio di "arrondissemant" per fare un vialone: però mi ha ricordato quei locali di milano, tipo taveggia o cova, dove ci si bea di una storia centenaria senza accorgersi che le tarme hanno divorato il vestitino.
L'unico intervento di rilevo, la Defanse, anche se in continua crescita, riceve il disprezzo dei cittadini che non comprendono la portata del nuovo lessico urbanistico e si rigirano nei loro scialletti sporchi tra le bancarelle sotto le metrotramvie leggere.
erano le ore 09:57 1 commenti
venerdì 2 novembre 2007
ooOTOOH - hAH!
La lungimiranza dei giapponesi ha prodotto angurie quadrate.
Bravi ragazzi, avanti così. Tutto nasce da una considerazione espressa con mio fratello sul nuovo taglio delle lattine di coca e fanta, ossia il "bislungo". Probabilmente così occupano meno spazio, o almeno credo.
Mio fratello ha pensato ironicamente che fosse meglio il taglio largo e basso, tipo tonno da 250gr!
erano le ore 15:32 4 commenti
Api verdi
Gli ingranaggi mi affascinano. non c'è niente che mi interessi di più al mondo. penso continuamente agli ingranaggi.
Ogni giorno mi dico che dovrei andare da qualche ferraiolo, sfasciacarrozze o anche in qualche discarica, in cerca di montagne di ingranaggi da portare a casa, in ufficio, in tasca. Ogni volta invece non faccio nulla e preferisco cullarmi nell'idea di comporre l'opera più grande mai esistita formata da centinaia di ingranaggi, di varie dimensioni, colori, forme.
Qualche anno fa ho regalato ad un amico un orologio da tavolo sezionato, con cassa aperta e spessa e ingranaggi a vista.
Lo stesso amico qualche giorno fa mi ha regalato un orologio da polso a cassa trasparente: ovviamente ingranaggi a vista. è bellissimo, di fabbricazione francese, tutto istoriato nelle parti di raccordo: il problema è che non posso indossarlo o pelomeno guardarlo per più di qualche secondo. Non sopporto la vista di tutti quegli ingranaggi, pur restandone sopraffatto.
Quindi penso che non riuscirò mai a creare l'opera di cui parlavo prima. Ora che ci penso, in generale mal sopporto ciò che è frutto della mia espressione artistica.
Una volta ho dipinto un quadro interessante, con delle enormi api verdi armate a cavallo. è in box, lo uso come paracolpi per l'auto.
erano le ore 15:09 2 commenti
Amore
Ho deciso. scriverò dell'amore. di una sensazione, più che di un sentimento. di un presentimento, più che di una certezza. appena troverò le parole, scriverò dell'amore. forse è meglio fare l'amore, piuttosto che scriverne. chissà se tutti quelli che hanno scritto dell'amore poi,
erano le ore 11:22 0 commenti
L'impermeabile
Ogni tanto mi viene in mente l'impermeabile dell'ingegnere. Quando mi chiedeva di andare a spostargli la macchina, sapevo che avrei dovuto infilare la mano nella tasca del suo impermeabile per trovarci le chiavi. La mano avrebbe tentato di non toccare le pareti della tasca fino a infilare con l'indice o il medio l'anello del mazzo, per poi risalire lungo la fenditura, sempre senza lambire il tessuto interno della tasca. Io non so cosa ci fosse nella tasca, però l'immagine che creavo era più simile alla bava di alien, al sangue mestruale, a volte anche al moccio. Sono rimasto nello studio come apprendista per quattro anni e l'ingegnere non si è mai cambiato l'impremeabile.
So che è il secondo post consecutivo in cui parlo dei prodotti dell'uomo. Sarà il periodo.
erano le ore 11:03 0 commenti
martedì 30 ottobre 2007
Rimbalzi
Rimbalzano meno gocce se si indirizza il fiotto verso il centro del pozzetto, o se si spara sulla parete liscia e convessa? chiaro che il problema non esiste se stiamo parlando di flussometro, ma se abbiamo la cacciata dobbiamo aspettare di aver finito di farla, ed è più fastidioso sia per il fatto dell'odore (metti che hai pappato gli asparagi, per esempio), sia perchè si fa rumore: con il passo rapido invece possiamo aprire un pochino la valvola e fare scendere una cascatella piacevole e fresca, mentre tutto si confonde nel pozzetto.
Ormai gli imprenditori non consigliano più il passorapido, invece è filosoficamente meglio e costa meno. tutto nasce dalla lobby dei venditori di cassette per sanitari, è colpa loro se adesso mentre ci sediamo non possiamo sentire il dolce suono della cascatella rinfrescante, ma dobbiamo turarci il naso (non solo metaforicamente) e sperare che nessuno sia in ascolto.
Amo il bagno dei miei genitori, hanno il flussometro. appena posso lo uso.
erano le ore 10:18 3 commenti
venerdì 26 ottobre 2007
Amore
Quando ero piccolino mi piaceva correre in camera tua, buttarmi sul lettone e sprofondare la faccia sul tuo cuscino. Il cuscino aveva un profumo intenso che mi ricordava i fiori, anche il disegno del cuscino rimandava ai fiori. era come stendersi su un prato profumato. mi basta ripensare a come mi sentivo per essere felice ed amarti.
anche se a volte mi arrabbio perchè ti vorrei diversa, in realtà è proprio questa tua fragilità a renderti ancora più tenera.
tante volte cerchi il modo migliore per dirmi una cosa, per evitare di offendermi. non mi offenderai mai, qualunque cosa tu mi dica. perchè so che mi ami incondizionatamente e io per quanto possa essere permaloso ti capirò. e ti voglio bene adesso e te ne vorrò sempre, e ti capirò qualunque sia il tuo atteggiamento su ogni singolo argomento, perchè ti amo incondizionatamente.
sono l'unico che ti fa ridere, dimmi la verità, eh? sei sempre così musona: poi quando ti vedo ti dico un paio di cosette nostre e poi ti vedo, il tuo sorriso pieno: lo vedo che mi vuoi bene.
Auguri mamma.
erano le ore 17:02 1 commenti
giovedì 25 ottobre 2007
Unitamente Libero
Ho sentito dire stamattina dal simpaticissimo figlio di Bruno Pizzul, Fabio, Direttore di circuito Marconi e di una trasmissione mattutina su una tv locale (credo telenova), che il quotidiano "L'Unità" è stato rilevato dallo stesso proprietario della testata "Libero". Fantastico. Mi piacerebbe conoscere questo schizofrenico. Allora ho fatto una ricerchina in internet, ma mentre il presidente di Libero è Arnaldo Rossi, il presidente de L'Unità è Marialina Marcucci. E non c'è nessuna corrispondenza nemmeno nei membri direttivi. Come faccio a sapere chi ha comprato i due quotidiani e poi ha scelto (giustamente) due presidenti diversi? Oppure Pizzulino si è sbagliato? Mah. Aiutatemi.
Il sito internet dell'unità ha un settore dedicato ai maccofili. Bravi, però strana questa scelta di valorizzare un pubblico di utenti di nicchia per un giornale con orientamento popolare. mah. aiutatemi.
erano le ore 11:43 3 commenti
lunedì 22 ottobre 2007
L'impresa funziona a meraviglia
Un nuovo cantiere sta per partire.
Ho richiesto il DURC all'impresa.
Il DURC non è regolare perchè l'impresa non risulta iscritta all'artigianato.
é stata cancellata per difformità nell'indicazione della sede operativa, per questo motivo le è stata inoltrata una sanzione da 12.000,00 €.
Il titolare ha licenziato un dipendente perchè beveva durante l'orario di lavoro ed è stato trovato ubriaco fradicio nella cantina della villa in ristrutturazione.
Il dipendente mi ha telefonato scongiurandomi di farlo riassumere: il giorno dopo mi ha telefonato sua figlia, per lo stesso motivo. Il dipendente è rumeno e purtroppo si capisce 1/10 di quello che dice. La figlia pare che si prostituisca, potrei approfittarne...
Il titolare non paga gli stipendi da due mesi. Ha arraffato due SAL da 30.000,00 € e se li è fumati, in qualche modo, infatti risulta essere a secco di liquidità e non può pagare la sanzione per rimettersi in pista.
Ottimo, finora tutto ok. Vediamo come va a finire.
erano le ore 09:08 1 commenti
giovedì 18 ottobre 2007
Chiaramente ho barato.
81%How Addicted to Blogging Are You?
Ringrazio Francesco e Ted
erano le ore 10:10 0 commenti
mercoledì 17 ottobre 2007
Bennato
Ieri ho visto Edoardo Bennato, all'inizio di corso buenos aires. ero in macchina e viaggiavo a 1 mt all'ora, e lui era lì, in piedi, fermo, vestito come un barbone, capelli unti e faccia da chi non dorme mai, chitarra in spalla. ho tirato giù il finestrino e gli ho detto: "edoardo, ma cosa fai?" ero preoccupato per lui.
Lui mi ha risposto ancheggiando come se stesse recitando un verso di una sua canzone: "aspetto un amiccoò che mi viene a prènderè!" (tipo - si batte la fiacca, eh? io mi sacrifico per voi..ecc.).
Mia moglie mi ha detto che avrebbe dovuto mandarmi a quel paese. La domanda non era pertinente. Ma intanto io con la mia impertinenza mi sono guadagnato un ricordo simpatico di un mio eroe di vent'anni fa.
erano le ore 14:38 7 commenti
lunedì 15 ottobre 2007
fanculo fanculo?
AFFANCULO, AFFANCULO!
Tutti in piazza a sentire l'ex comico, applausi, risate, consensi.
Mandiamoli a casa, eccetera, tutti in piazza a sentire l'ex comico.
poi, PRIMARIE.
Affluenza record, 3 MILIONI DI EURO NELLE CASSE DEL NEOPARTITO.
Complimenti per la coerenza. E l'ex comico? No, quella è antipolitica. Non era una roba seria. Veltroni sì che è serio, diamogli i soldi. Ho sentito uno, un passante, dire in un intervista: "quando c'è l'occasione per votare bisogna farlo sempre, soprattutto se a pagamento". Ma come, SOPRATTUTTO SE A PAGAMENTO? Ma cosa hai capito tu della tua vita? Ammazzati.
Cazzo, a quel punto paga per la Bindi. Almeno ti diverti, si crea un po' di caos: non se la aspetta nessuno al vertice.
Chissà che cazzo fa, magari il taglio pubblico dei preservativi, una sferzata sugli embrioni, altre amenità del genere.
Magari è la volta che diventiamo una Repubblica Cattolica Democristiana.
Arrivederci.
erano le ore 14:54 3 commenti
giovedì 11 ottobre 2007
felicemente nullo/2
penso che me ne starò felicemente nullo ancora per un po'. ascoltando, leggendo, lavorando, certo.
magari anche amando, o armando. vi ricordate quel bel programma su capodistria, trent'anni fa? la musicobile? una coppia e il tizio con il vestito da gattone a strisce, armando. ecco, lascerò vagare i miei pensieri ancora per qualche giorno, e poi se non succederà nulla di importante, me ne andrò. dal blog, ovviamente. la vita è molto bella, un giorno vai in comune e l'altro vai in cantiere, un giorno stai in studio e l'altro vedi un lavoro nuovo, un cliente nuovo. è tutto come al solito, le menate con i tecnici, le palle in cantiere, le lamentele dei condomini. talmente disarmante da riderci sopra. o da buttarci del diserbante.
è morto lo zio gigi. io lo pronunciavo GGiGGi, alla romana. era una brava persona, con gli occhi sempre felici, aveva sempre voglia di ridere e a volte balbettava, parlava del milan, gli piaceva andare all'aeroporto a veder gli aerei decollare. ci portava anche mia nonna lucilla a volte, lei si stufava un po', ma non avevano niente di meglio da fare. lo zio ggiggi faceva l'autista: una volta siamo saliti in macchina con lui, io e mio fratello. andava veloce e ci aveva sballottati un pochino. lo zio era un po' ciccione, anche se la malattia l'aveva asciugato moltissimo. una volta mia mamma mi aveva fatto provare un paio di pantaloni larghi, e io le avevo detto: "ahò, sono buoni per lo zio ggiggi!".
al funerale c'erano un sacco di vecchiettini. almeno aveva tanti amici.
erano le ore 15:03 11 commenti
mercoledì 10 ottobre 2007
lunedì 8 ottobre 2007
tutto molto bello
Si scandalizzano tutti perchè il buon padoa ha detto che le tasse sono belle. finalmente dice qualcosa di corretto e tutti gli ridono dietro, povero padoa. Pagare le tasse è giusto, le tasse sono belle perchè aiutano a vivere in un mondo civile, dove tutto funziona, dove i servizi offerti dallo stato sono di buon ordine, al pari dei servizi privati e anche meglio. e invece tutti contro il buon padoa. ci deve essere qualcosa di poco chiaro. sarà che gli unici che veramente pagano le tasse sono i dipendenti statali, che non hanno la possibilità di evadere neanche un centesimo e anzi non possono neanche protestare su trattenute inique? sarà che ci sono persone obbligate a dichiarare un decimo di quello che guadagnano perchè sarebbero già collassati e strozzati dai debiti? sarà che l'organismo di controllo della guardia di finanza è controllato dal governo, che decide cosa controllare e cosa no? saranno anche altre obiezioni, più o meno corrette, a minare il giusto pensiero del povero padoa? sì, padoa, hai ragione, le tasse sono belle, solo se tutto funzionasse in modo corretto. purtroppo il governo è pieno di ladroni, quindi vedi un po' tu, ergiti a paladino del popolo, spazzali via e poi facci pagare il giusto in modo che tutto funzioni: che non ci vogliano tre mesi di attesa per farsi fare una TAC, che non ci sia una pressione del 47% sul reddito, che non si tassi la proprietà già tassata dalle banche con gli interessi sul mutuo o sul prestito, che non si debba pagare allora ulteriormente un servizio pubblico che già viene pagato attraverso le tasse. svegliati padoa, non abbiamo già capito, e tu?
erano le ore 11:32 0 commenti
mercoledì 3 ottobre 2007
mezzo uomo
non ti fai turbare da problemi di coscienza?
hai la bava alla bocca anche quando parli dei fiori?
ti muovi come un gorilla con il culo basso e le spalle giù, senza muovere le braccia?
hai il coraggio di alzare la voce con chi ti parla pacatamente?
sai essere offensivo senza pensare che lo sei davvero?
allora puoi amministrare l'agenzia immobiliare Xxx della Strada Statale del Xxx a Xxx (provincia di Milano, questo si può scrivere).
BRAVO!
erano le ore 17:35 2 commenti
lunedì 1 ottobre 2007
Deragliamento
Ogni notte il respiro del vento impazzito
Sembra che voglia dire "lasciami entrare"!
Ogni notte, io sussurro nel tuo orecchio, dicendo
"finchè tu vorrai che lo faccia, lasciami entrare".
La fede ti porterà giù, giù fino alla fine.
Ogni notte mi prendo cura della tua mente malata
"finchè vuoi che io lo faccia, lasciami entrare".
La fede ti porterà giù, giù fino alla fine.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAh
AH; VESCOVO DIOCESIANO, DACCI LA PALMA DEL MARTIRIO!
(risate in conclusione)
erano le ore 19:17 3 commenti
venerdì 28 settembre 2007
E VA BENE!
Il tratto principale del mio carattere
NON SONO PREVEDIBILE.
La qualità che desidero in un uomo
L'ONESTA'.
La qualità che preferisco in una donna
GLI OCCHI.
Quel che apprezzo di più nei miei amici
LA CAPARBIETA', L'INTELLIGENZA, LA SIMPATIA.
Il mio principale difetto
SONO GOLOSO.
La mia occupazione preferita
DESIDERARE BENI MATERIALI, AMARE LA MIA FAMIGLIA.
Il mio sogno di felicità
SOLDI E SALUTE, PER TUTTI.
Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia
PERDERE UNA PERSONA AMATA.
Quel che vorrei essere
UN GRANDE CANTAUTORE.
Il paese dove vorrei vivere
AUSTRALIA.
Il colore che preferisco
PRUGNA, FUXIA.
Il fiore che amo di più
GLICINE, ROSA.
L'uccello che preferisco
L'AIRONE.
I miei autori preferiti in prosa
VUOTO TOTALE
I miei poeti preferiti
MONTALE, FOSCOLO.
I miei eroi nella finzione
L'UOMO RAGNO, MARTIN EDEN.
Le mie eroine preferite nella finzione
HEIDI, EMMA PEEL.
I miei compositori preferiti
BEETHOVEN, CHAIKOVSKI, LENNON/McCARTNEY.
I miei pittori preferiti
VAN GOGH, VAN DOESBURG, MONDRIAN, POLLOCK, FONTANA.
I miei eroi nella vita reale
I PESCATORI DI GRANCHI DEL POLO NORD, MIO PADRE.
I miei eroi nella storia
GANDHI, GALILEO.
I miei nomi preferiti
LISA, ADRIANO.
Quel che detesto più di tutto
L'ARROGANZA.
I personaggi storici che disprezzo di più
ADOLFo.
L'impresa storica che ammiro di più
LA PRESA DELLA BASTIGLIA, LE 5 GIORNATE DI MILANO.
La riforma che apprezzo di più
LA LEGGE 380/01 T.U., la L.R. 12/05 G.D.T.
Il dono di natura che vorrei avere
LA SICUREZZA.
Come vorrei morire
FELICE, DOPO AVER BACIATO I MIEI NIPOTINI.
Stato attuale del mio animo
MODALITA' STAND-BY.
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza
QUELLE NATE DA UN BUON INTENTO.
Il mio motto
IO SONO GESù CRISTO!
erano le ore 11:01 5 commenti
giovedì 27 settembre 2007
mercoledì 26 settembre 2007
Sì, amore.
ok, allora, dimmi...come ci organizziamo per stasera, ciccia?
non so, fai tu, dimmi tu.
allora, prendo la piccola la porto da mio papà e poi ti aspetto là.
eh, no, io poi devo mangiare e tutto...
vabè, prendo la piccola la porto da mio papà, poi ti vengo a prendere alla metro e ti porto là, così mangiamo tutti insieme.
eh, sì! ma che giri fai dopo, dai!
vabè allora dimmelo tu!
nono, fai tu.
allora, prendo la piccola e la porto alla metro così quando esci andiamo a mangiare insieme, ok?
allora non hai capito che non voglio perdere tempo!
allora prendo la piccola da casa di mio papà, la porto dai tuoi, poi ti vengo a prendere alla metro, ti riporto dai tuoi, mangiamo là e poi tutti insieme a casa.
ok.
erano le ore 15:32 1 commenti
martedì 25 settembre 2007
Singapore, vado a singapore...
mi sa che me ne vado a copenhagen per i morti.
una volta il mio babbo ci andò per una trasferta del milan, e mi portò una foca della trudy. era bellissima, grande e morbida. mi è rimasto un bel ricordo di copenhagen!
erano le ore 10:39 0 commenti
lunedì 24 settembre 2007
A costo di essere ripetitivo
Ebbene sì, mi ritocca parlare di Cristina Donà. il fatto è che sono andato a vedere un altro concerto, ormai sono drogato. e sono andato col mio amico giancarlo, che aveva i biglietti gratis grazie alla sua sottoscrizione annuale con la radio organizzatrice e sponsor dell'evento.
C'era un gruppetto di lesbiche (la più carina sembrava gandhi) che parlottava.
C'erano una ventina di maschi con la sciarpa (strano, all'interno faceva caldo: io ero in maglietta).
C'erano gli invitati di Cristina (che occupavano le prime tre file, riservate, il che non giova al comunismo).
C'era una coppia, lui con il cappello alla neffa, lei dark-lady con il caschetto alla valentina.
C'era una manzissima.
C'era uno con una maglietta nera con il disegno di una spina dorsale che cominciava con il manico di una chitarra.
Io e giancarlo a un certo punto abbiamo pensato che se fossimo stati transessuali eravamo più adeguati.
Lei ha cantato bene, però c'era meno feeling della volta scorsa anche perchè era accompagnata da due strumentisti (chitarra e basso) veramente molli. Invece di aiutare il pubblico a percepire la musicalità e la profondità dei brani, i due (specialmente il bassista) imbrigliavano l'interpretazione con "smorfie del chitarrista" (avendo la faccia libera comunicano così il loro sforzo e l'orgasmo creativo) e cenni accondiscendenti verso C.
Devo dire che a parte la jam-session finale (da evitare la prossima volta) il concerto è stato bello.
Lei ha il viso stranamente asimmetrico, il che la rende a volte bruttina, a volte splendida.
Alla fine del concerto ho provato la moto di giancarlo, ed è stata la parte più gustosa della serata.
erano le ore 10:45 1 commenti
venerdì 21 settembre 2007
martedì 18 settembre 2007
L'incudine e il martello
Capita a volte di trovarsi tra l'incudine ed il martello.
Siccome il martello tende a picchiare sull'incudine, necessariamente sarebbe meglio togliersi prima del doloroso impatto: il più delle volte, invece, mi capita di trovarmi con la testa schiacciata e pezzi di cervello che fuoriescono dal cranio.
Mi è capitato circa due mesi fa, e poi anche oggi. D'altronde è questo il prezzo che preferisco pagare per cercare di frenare la discesa del martello. (ho la testa dura)
erano le ore 16:02 3 commenti
lunedì 17 settembre 2007
Potatura autunnale
Sto riuscendo nella mia battaglia personale contro me stesso, ossia non fare mai leva sul senso di colpa affinchè le mie bambine facciano o dicano le cose che reputo più giuste. Credo che sia troppo semplice dire "senò gesù non ti vuole più bene", "attenta che gesù ti guarda sempre" o altre cose che probabilmente sarà il catechismo a usare come arma. preferisco magari cercare una conversazione più adulta, di cui resti traccia in una memoria lontana. come quando mio papà mi spiegava perchè dovevo studiare, e invece di sgridarmi usava aneddoti della sua vita per chiarire l'mportanza di un comportamento corretto rispetto ad una scelta sbagliata. e una volta terminato il discorso mi sentivo più ricco, crescevo con lui dentro me.
l'unica via verso la salvezza è lasciare un ricordo positivo dentro ai tuoi figli, che li metta in grado di confrontarsi col mondo senza che il loro cammino sia intralciato da rami secchi.
erano le ore 13:40 0 commenti
Ablatore
Con questo strumento oggi mi hanno scavato nelle gengive.
Il dentista mi diceva "tutto a posto?" - neanche fosse un cameriere.
LO SAI CHE NON E' TUTTO A POSTO!
Dopo due ore dal massacro mi ritorna ancora sui denti il suono dello strumento da tortura.
erano le ore 10:42 1 commenti
venerdì 14 settembre 2007
Standard I
Frequento la Standard I, e mi piace la mia classe chichewa.
Quando divento grande voglio fare l'autista.
Il mio cibo preferito è la risima (porridge di farina) con pesce.
L'acqua è il mio drink preferito.
Mi piace vestirmi con le cose nere che ho.
Mi piacciono le capre, a casa ne ho due: vorremmo tenerle in modo da averne di più.
Mi piacerebbe che mi scrivessi. ho disegnato due bimbe per te.
Anold Jefi, codice MW01100912, villaggio Dambe
erano le ore 13:52 1 commenti
L'Universo
Ecco un bel sito che ci spiega perchè dovremmo interessarci a cose più importanti che non siano futili discussioni sull'esistenza di dio.
erano le ore 12:05 0 commenti
La quinta stagione
Ieri sera ho assistito alla presentazione del nuovo CD di Cristina Donà.
Lei è bellissima, alta, simpatica. Ha una voce versatile, piccola e calda ma anche potente, magica.
Suona la chitarra con passione e arriva dritta al cuore. Sì, voi direte questo è rincoglionito.
La verità è che Cristina è acclamatissima all'estero, mentre in Italia è abbastanza snobbata grazie alla controcultura dello stordimento discografico. I testi che non fanno rima cuore-amore sono troppo complessi per essere apprezzati dalla massa dei ragazzini e i meno giovani rimangono per lo più intrappolati nell'esterofilia o nei bei tempi degli anni 60-80.
Il pubblico era comunque numeroso, circa duecento persone tra i 25 e i 50.
Pezzi bellissimi, presentati con autoironia dalla stessa Cristina che poi li ha eseguiti con bravura e professionalità.
Settembre, Universo, L'eclisse, Niente di Particolare, Non Sempre Rispondo: poi alcuni brani dei CD precedenti.
Ecco come l'ho conosciuta.
"Chi è? Edie Brickell?" dissi a Giancarlo mentre mi accomodavo su una poltrona del suo studio. La musica era bassa, in sottofondo.
"Guarda che è italiana" mi sorrise, "ho preso il cd perché è omonima di una mia ex-compagna di classe" e mi mostrò la copertina, blu con un viso di ragazza timido ma forte.
Occhi chiusi, con un segreto, pensai. Guardai il titolo della canzone che stavo ascoltando, Giancarlo mi disse che era “Salti nell’aria”. Ascoltai le parole… “immagina… le stelle… scoprirai che sorridono… sempre […] e vedrai dove gli altri pensano che non ci sia niente”.
Stavo per commuovermi. Una frase di una sensibilità e profondità enormi, eppure semplice, ed era lì, di nuovo dopo pochi secondi.
Scorrevano le note introduttive di “Dove sei tu” e la voce iniziò ad accarezzare le note del ponte: "io ti verrò a cercare quando il buio cercherà di far risaltare la tua assenza". Giancarlo mi disse che potevo tenere il CD per copiarlo, se volevo. Accettai subito (Cristina non me ne voglia, ma desideravo averla subito).
In auto ascoltai gli altri brani, una, due, tre volte, fino a capirli tutti. Quelli che avevo saltato ad un primo ascolto “Il mondo”, “Triathlon”, erano tutti magnifici.
Era il CD più bello che avessi mai ascoltato, dopo Revolver e Led Zeppelin IV. Nella foto sullo sfondo c'è il grande Paul (ora lievemente rimbambito, con l'ukulele, poveretto): mi è sembrata perfetta.
Non importa il tipo di musica, la cosa fondamentale è che ti comunichi qualcosa, che ti commuova o che ti riempia di gioia.
Auguri Cristina, spero che in tanti arrivino ad apprezzarti come casualmente vi sono arrivato io. (e non grazie a MLF)
erano le ore 10:00 0 commenti
giovedì 13 settembre 2007
Gli opposti si attraggono!
voglio parlare di una persona speciale. voglio scriverlo, perché pensarlo e basta è riduttivo:
se lo scrivo poi diventerà certezza.
è quasi il mio esatto contrario:
lui è intelligente, colto, simpatico, bello, onesto, loquace, curioso in ogni campo, originale, egocentrico.
io sono normale. ho intelligenza nella media (credo), cultura scarsa, sono sovrappeso, ho imbrogliato, parlo poco, ho normali curiosità, sono banale e altruista.
lui ha intelligenza non comune: basta leggere ciò che esprime nel suo blog: ma questa è solo una conferma, per me, io lo so sin da quando siamo nati. possiede una memoria formidabile, è capace di ricordarsi il nome di un attore di un film degli anni 50 che ha visto solo una volta e vent'anni fa.
ha una conoscenza (anche se lui modestamente non ammette) molto profonda in svariati campi ed una cultura - che proviene anche dai suoi studi classici - parecchio superiore alla media.
generalmente è simpatico a tutti, ma in particolare alle signore, a cui provoca questo effetto particolare per cui vedono in lui il figlio che vorrebbero avere e si confessano, morbosamente attratte dal suo modo virile di condurre il discorso.
è di una bellezza strutturale che trascende e prescinde dai normali canoni dell'apparire moderno, per cui il maschio bello si strappa le sopracciglia e somiglia sempre più ad un trans.
è una bellezza gestuale sensuale, unita al viso proporzionato con occhi grandi e capelli ricci.
l'onestà è una dote di famiglia, in lui esasperata e continuamente messa alla prova nello svolgimento del suo lavoro. ma non la si deve intendere solo in senso professionale, perché in realtà è ancora più radicata in lui l'onestà di comportamento, il rispetto di sé e degli altri: e lui solo sa quanto gli è già costato esserlo. è difficile, molto duro: chi non lo è non sa quanto si stia male piuttosto che dover mentire.
se in buona compagnìa e stimolato dagli argomenti, trascina tutti con battute pungenti, aneddoti, racconti dell'infanzia e del presente, citazioni colte e impressionanti (a volte quasi imbarazzanti) considerazioni.
la curiosità è sempre stata il suo forte: fin dalle prime precoci scoperte sessuali. ed è la base, oppure uno dei componenti, di un'intelligenza particolare: così come l'originalità del comportamento e del pensiero, che fa breccia nel cuore di tutti, facendolo diventare presente ad una cerimonia anche se non c'è.
sì, forse c'è un piccolo neo: in parecchi pensano che l'egocentrismo sia una dote negativa per un carattere. io sono convinto che in generale sia solo un modo per catalizzare l'attenzione su una persona molto speciale. e io ti voglio bene, tanto.
erano le ore 09:31 3 commenti
mercoledì 12 settembre 2007
Occhiali da sole
Parecchie persone hanno l'abitudine di parlare senza levarsi gli occhiali da sole.
La trovo una cosa orribilmente maleducata, perché anche lo sguardo di chi parla riveste una grande importanza durante una comunicazione qualsiasi. se dici che mia moglie è una zoccola mentre mi strizzi l'occhio magari non ti massacro subito, insomma.
Oggi parlavo con un ponteggista ciccione: questo, oltre ad indossare simpatici occhialoni ultimamoda, non mi guardava neanche mai in faccia. era come se la sua faccia non esistesse. ho pensato che se solo avesse potuto parlare con l'ano magari l'avrebbe fatto.
Andate avanti così, parlatemi pure con il vostro ano, facce da culo.
erano le ore 16:20 1 commenti
martedì 11 settembre 2007
La colla per rasare
Oggi in studio discussione di tre quanrti d'ora sulla migliore colla per rasare.
erano le ore 17:27 3 commenti
Radio milaninter
è improvvisamente cessata la trasmissione su frequenza 91.7 di "milaninter fm".
Una radio che sapeva parlare di calcio in maniera tecnica, divertente, sportiva e mai volgare, grazie al direttore di studio, Lapo De Carlo. Sono rimasto disorientato sulle prime perchè la ascoltavo spesso, giravo in cerca della nuova frequenza per riascoltare con complicità gli interventi dei tifosi e i commenti tecnici di Lodetti e Bellugi.
Anche io, in occasione della vittoria di coppacampioni del maggio scorso, ho telefonato in radio per intonare un coro. Oggi ho cercato su internet i motivi della prolungata assenza, e ho letto questo. Beh, mi rivolgo agli ex-direttori di milaninter.fm: per lo meno aprite un blog. Non costa nulla, se quello è il punto.
erano le ore 11:51 1 commenti
Ridursi all'ultimo
Anche oggi me ne sto tranquillo. guardo qualche blog, youtube, email, parlotto con la segretaria, racconto qualcosa ad un collega. perdo tempo e so che invece dovrei lavorare. i clienti mi telefonano e mi chiedono a che punto sono: non ho ancora cominciato! ci sono nove persone che aspettano i miei capolavori (ah, il mio ultimo capolavoro!) e invece io sto lì, cerco altre cose da fare per distrarmi dal pensiero che dovrei fare quelle cose. Chissà perchè, è sempre stato così. da quando ero bambino, e mio papà mi diceva "ma perchè ti devi sempre ridurre a fare le cose all'ultimo momento?". Poi con il tempo la frase, che veniva detta almeno una volta alla settimana, è diventata "ti riduci sempre all'ultimo". Sarà sempre così.
erano le ore 09:51 0 commenti
martedì 4 settembre 2007
Performance
L'esibizione dell'artista, generalmente dal vivo, se è particolarmente significativa (e generalmente nella sua accezione positiva) viene definita performance. Un termine che in italiano non ha effettivo riscontro in una unica parola, tanto è vero che nel gergo è ormai entrata a far parte dei radio-tele cronisti l'avverbio "performante".
Quando ero molto piccolo, livello elementari, per intenderci, un bel giorno la maestra ci disse che sarebbe venuto a farci visita il grande critico musicale MLF. non riesco a scriverne il nome per intero per quanto mi sta antipatico, quindi lo condenso in una sigla, tanto ormai è ciò che è.
Bene, la maestra Ghisellini ci disse di prepararci qualche bella domanda da porre a MLF: quindi io, che non avevo idea di cosa chiedere, mi dissi: "cacchio, quasi quasi vedo se per lui la parola performance ha un significato particolare".
Così arrivò il giorno della grandiosa visita di MLF, accompagnato da uno stuolo di insegnanti, bidelli e presidi: si sedette su una seggiolina delle nostre, ossequiato dalle maestre, e mani in grembo si dedicò pacificamente alla raffica di domande piccoline ed ingenue. Chissà cosa avrà pensato MLF, mentre con la sua faccia da pechinese e le labbra piegate in un mezzo sorriso ci mostrava la sua competenza.
Io non ascoltavo le domande degli altri, ero troppo concentrato su me stesso, le mie emozioni di quel momento: ero agitatissimo, tremavo molto (una volta dovevo cantare ad un saggio, alle medie, e la paura mi bloccò le corde vocali, diventai afono per le due ore esatte della durata dell'esibizione), così quando la Ghisellini mi guardò, incoraggiandomi a porre la domandina, io presi coraggio e dissi: "ci può dire cosa significa per lei la parola performance?".
MLF non mi guardò neppure e disse che dovevo andare a cercarmela nel dizionario. Seguì ilarità generale, prima delle maestre e dei presidi e poi di conseguenza dei miei compagnetti. Ovviamente da quel giorno ho odiato MLF con tutto il cuore, povero bastardo.
Ultimamente ML non si rassegna alla vecchiaia e imperterrito scrive la sua striscetta sul disco del giorno dalle pagine del Corriere: cerco sempre di essere imparziale, ma nell'ultima settimana credo che abbia parlato benissimo di tutti, perfino di un certo rapper italiano, di nome Vacca, che si serve di rime orribili per esprimere il suo disagio in modo da farlo diventare anche nostro, anche se stiamo benissimo. Credo che ML sia oramai un critico che non sa più distinguere tra performance e minchiata solenne, ma visto che il mio parere è influenzato dai fatti raccontati poche righe sopra, mi piacerebbe leggere anche il vostro.
erano le ore 14:04 4 commenti
venerdì 17 agosto 2007
Elvis grasso
dopo un film orrendo con samuelellejackson e julianne moore mi ci voleva qualcosa di tonificante. ho girato un po' per i canali, fino a che non ho trovato un documentario su elvis. c'era lui giovanissimo che suonava come un matto, tutto scatenato. dalla sun alla rca, la sua immensa grandezza diventava sempre più clamorosa. e tutto stava nell'emozione che trasmetteva, perchè prima di lui c'erano solo le grandi orchestre, il ballo, la noia mortale. dopo la guerra i ragazzi americani avevano bisogno di un riferimento che esprimesse la voglia di vivere: lui arrivò quasi contemporaneamente a una decina di rocchettari, senza quasi rendersi conto di quello che stava facendo. nell'esecuzione non cercava la metrica perfetta, suonava con il suo gruppo fino a quando non aveva trovato la fusione giusta di diversi elementi, dove il primario era la passione.
quindi oggi ho cercato una testimonianza diretta e l'ho trovata in elvisgrasso.
un tributo al re.
erano le ore 11:29 2 commenti
Tolleranza zero
Ieri ho incontrato un amico, un ginecologo sudamericano che si è trasferito qui a milano guidato dall'amore. La cosa pazzesca è la sua intolleranza verso gli extracomunitari: è il colmo! Quando visita gli extra non vede l'ora di sbarazzarsene, ne parla sempre malissimo e non perde occasione per scagliarsi contro i meridionali. I figli andavano alla english school, frequentava il club di tennis sponsorizzato da lady D, le amicizie sono quasi esclusivamente scelte ad hoc (io sono un caso strano). è talmente irreale da essere un grande.
erano le ore 10:41 2 commenti
giovedì 16 agosto 2007
L'asimmetria
Quando ero un bambino avevo un vicino di casa, Mauro, più o meno della mia età, con cui giocavamo spesso. Ricordo che costruiva delle cose con il lego completamente asimmetriche, da cui la definizione di "maurata". Ci faceva morire dal ridere con le sue invenzioni. Anche oggi quando disegno qualcosa di particolare, cerco l'asimmetria perchè la sento come una dote consegnatami da un amico.
Mi piace fare cose asimmetriche, giocare con i volumi, i colori. Il neoplasticismo mi ha influenzato fino a scriverne una tesi di laurea. e tutto perchè l'asimmetria non è naturale. è proprio la caratteristica che può rendere un progetto più umano e meno meccanico: la natura è meccanica, ripetitiva, fondata su leggi che i matematici hanno interpretato e trascritto. Tutto è riconducibile al calcolo rigoroso. Ho sempre odiato i calcoli, quando sono andato per la terza volta a sostenere l'esame di matematica il professore mi ha liquidato perchè si era stancato di vedermi. Ecco perchè amo le forme maurate. perchè i calcoli devi farli dopo, per metterle in pratica, e solitamente ci pensa l'ingegnere strutturista!
Poco tempo fa, sono andato a vedere un documentario su Frank O. Ghery, uno dei grandi architetti contemporanei. La sua progettazione parte dal materiale cartaceo plasmato e derivato da una sua immagine mentale, magari anche non troppo chiara.
Lavora in quattro dimensioni.
erano le ore 18:10 1 commenti
Nanni - ma che nome è.
Mi sono ricordato ieri sera di una particolare scena dell'ultimo film di nanni.
A proposito, ho conosciuto un bimbo che chiama la sua nonna appunto "nanni".
Comunque il fatto è che questa particolare scena si svolge in una gelateria: ci sono silvio orlando (sempre grande) e la protagonista femminile (poco adatta al ruolo, troppo giovane anche se nanni voleva comunicarci che la lotta comincia da piccoli). silvio orlando è frustrato da una difficile condizione economica, sentimentale e professionale. chiede un gelato da asporto ed il gelataio, extracomunitario, comincia a dirgli che deve stare attento, cercare di arrivare a casa in fretta perchè senò il gelato perde le proprie qualità di freschezza, eccetera. silvio non lo fa proseguire, scatta, si arrabbia, è tutto sudato, lo affronta a muso duro e gli dice che lo sa, sono tutti uguali! perchè non gli dà solamente il gelato e non si fa i fatti suoi? viene poi calmato dalla giovane (che, guarda un po', è pure omosessuale! che birba 'sto nanni) ed insieme escono dalla gelateria.
L'unica scena interessante. Bravo anche michele placido. Il resto è il valzer dello stereotipo.
erano le ore 09:49 2 commenti
martedì 14 agosto 2007
Misura, orgoglio
1 pollice = 2,54 cm;
1 piede = 30,48 cm;
1 iarda = 91,44 cm.
67 pollici; 5,60 piedi; 1,86 yards.
Potrei dire che sono 1,86 senza essere smentito.
Ringrazio lobo per avere perso un po' di tempo dietro al mio blog, ma il mio orgoglio mi sprona sempre a migliorare il lavoro degli altri. Poi magari faccio peggio, chi lo sa.
erano le ore 10:43 1 commenti
lunedì 13 agosto 2007
Palloso
Il Dr.Psycho dice che sono di una noia mortale
Scopri cosa dice di te su http://psycho.asphalto.org/test/.
Bello questo giochetto. La prima volta è venuto fuori che ho dato delle risposte del cazzo, così ci ho riprovato. Buona la prima, forse.
erano le ore 12:05 1 commenti
Lavarone e la I guerra mondiale
Due amici ci hanno invitato a trascorrere il fine settimana da loro, in montagna. Così siamo partiti venerdi pomeriggio, direzione verona, uscita peschiera e poi superstrada per affi, uscita rovereto. Salitona verso folgaria e poi di notte arrivo a Chiesa (Lavarone non esiste, parola di
Claudio Sabelli Fioretti).
Sabato abbiamo fatto, nell'ordine: colazione in piazza, prenotazione campo da tennis, giretto , aperitivo al "belem", discesa sulle camere d'aria, pranzo nei pressi della vetta Vezzena, partitona a tennis, merenda al passo Vezzena, salto alla coop per comprare chili di carne e infine grigliatona.
Domenica, camminatona a piedi costeggiando il lago in salita fino alla piazza, colazione, prosieguo della scalatona ed arrivo alla cima del monte "Rust", dove si possono vedere i resti dell'osservatorio austro-ungarico bombardato durante la I guerra mondiale.
Le mura dell'osservatorio, circa 1 mt. di spessore, incorporano ancora dei cannocchiali in ferro (alle cui estremità un tempo erano fissate delle lenti), che sono puntati direttamente su vari obbiettivi. Tra questi il forte Belvedere.
Conservato magnificamente, l'abbiamo visitato subito dopo, scoprendo la vita dei militari in tempo di guerra, attraversando camerate, dispense, magazzini, polveriera, infine il museo. Tra i vari oggetti rinvenuti, appartenuti ai soldati, a un certo punto ho notato una armonica a bocca, lurida e massacrata.
Nella notte, il soldato che suona per i commilitoni. I baffoni scorrono lenti sulle note metalliche . Qualcuno sogna, altri fumano. Il comandante si apre una scatoletta di tonno mentre programma l'attacco di domani insieme agli ufficiali. Qualcuno ha freddo e pensa alla moglie, bellissima e morbida, mentre il compagno preferito scherza. Uno si pulisce le dita dei piedi, un altro fa la cacca con la schiena appoggiata al muro freddo della latrina, tenendosi sospeso con la baionetta.
Una voce, "attento che ti sporchi le scarpine nuove" mi ha riportato davanti alla teca, e ho pensato all'assurdità di dire una cosa del genere in un posto come quello. Le scarpine nuove! Ogni tanto guardo la foto della famiglia del padre di mia moglie (quello in braccio) e capisco quanto stiamo bene.
Sporcare la scarpina è una macchia in una vita pulita e serena. O meglio, forse è la paura che possa balenare il terrore della fame, dell'angoscia, della perdita e della sofferenza, di nuovo sbattuti in trincea.
erano le ore 10:07 4 commenti
venerdì 10 agosto 2007
Il sistema politico italiano
Questa mattina stavo facendo colazione con la tv accesa su LA7. era un po' tardi, di solito guardo il TG5. insomma, c'era una trasmissione a sfondo politico con tre ospiti e la solita conduttrice, anche carina. Stava parlando in quel momento una sciura sulla sessantina ed il discorso verteva sull'inseminazione artificiale. Giuro di non averla mai vista, in sovraimpressione c'era il nome Paola Binetti. La frase più felice è stata: "insomma, signore mie, facciamoli prima questi figli, così non c'è bisogno di ricorrere a queste cose", scatenando ovviamente le ire dei due ospiti che sembravano sinceramente più orientati verso un discorso scientifico-tecnico-culturale.
Come lei, poveretta, ce ne saranno sicuramente anche molte altre (e anche molti altri, chiaro). Così per curiosità sono andato a vedere l'elenco dei senatori, e mi sono accanito sulle signore, scoprendo lei, lei, lei, lei, lei, e lei. Mi basta così.
erano le ore 11:02 0 commenti
Il sistema motorio extrapiramidale
"Le connessioni del sistema extrapiramidale sono molto complesse: gli impulsi periferici, giunti al talamo, sono smistati al corpo striato, vero complesso organizzatore degli impulsi, trasmessi poi alle formazioni extrapiramidali sottostanti. Grazie ai rapporti con la corteccia, queste strutture possono regolare la motilità piramidale, di origine corticale. Il sistema extrapiramidale è quindi un sistema a più sinapsi, che influenza in ultima istanza i motoneuroni spinali, regolando il tono muscolare e la motilità. La sua azione si esplica così nei movimenti espressivi, in quelli associati (come il pendolamento degli arti superiori durante la marcia), nella scrittura, nella masticazione, nella fonazione, nella deglutizione, nella stazione eretta e in tutti gli altri atteggiamenti del corpo. La rottura dell’equilibrio fra i vari circuiti è alla base dei disordini motori extrapiramidali".
Ci sono espressioni che non possiamo controllare, come piangere di gioia quando un bimbo ti abbraccia e ti bacia senza che tu l'abbia chiesto, oppure piangere di dolore quando vedi un piccolo legato al letto, denutrito e morente. In ogni caso sono contrario al controllo delle espressioni.
erano le ore 10:26 0 commenti
mercoledì 8 agosto 2007
Apple
Mi piace il mio mac. Il primo che ho avuto era del 1998-99, in fase di preparazione della laurea.
Era bellissimo, un performa dalle linee perfette, con casse incorporate ed un monitor a schermo quasi piatto.
Poi ho lavorato in uno studio che usava solo i G3, quelli azzurri con il design più anticonformista che si fosse mai visto. Durante la permanenza via via li sostituivamo con dei G4, colore grigio-verdone. spettacolo di prestazioni e di grafica.
Alla fine sono andato via con un amico e ci siamo comprati un G5, nuovo di zecca, disegno da far impazzire tanta era la tecnica impiegata per l'immagine dell'involucro: mai visto tanto sforzo per inorgoglire il cliente dell'acquisto, inoltre ovviamente risultati eccezionali nelle presentazioni e tempi di renderizzazione da urlo. Poi mi sono messo in proprio e ho comprato un G4 quicksilver e recentemente un Macbook Intel DUO. Mi piace quando li guardo, sembra che mi dicano "anche oggi ti divertirai" anche se devo fare la cosa più noiosa de mondo. Non vanno mai in crash, non chiedono di inserire dischi introvabili, non escono messaggi d'errore, non hanno un sistema brutto che scimmiotta l'OSX.
Sono affidabili, riconoscono quanlunque pisquanata gli ficchi dentro, al limite fanno "ping!" se sbagli qualcosa ed hanno un cuore giocoso ed amichevole. Sì, ti puoi fidare. Compra un mac, non te ne pentirai.
erano le ore 15:13 6 commenti
lunedì 6 agosto 2007
MUJIO
Mi hanno rovesciato addosso un daiquiri alla fragola, ma il posto è ordinato e finalmente con un orientamento ben definito. La scelta di dare spazio al tono neutro, bianco e nero con tocchi di grigio e fantasie architettoniche hi-tech con soppalchi è molto ben riuscita. Unica concessione al colore sono le tendone rosse in organza (credo) poste ai lati delle due aperture sul viale di accesso principale. Senza ulteriori distrazioni ci si può concentrare sul drink, sul cibo e sulla vostra vita, e finalmente si può parlare ad un tono adeguato.
Mi ricordo che mesi fa lo stesso locale era una caffetteria triste. Un bel passo avanti.
erano le ore 10:28 0 commenti
venerdì 3 agosto 2007
Il vicino
Tornando a casa, ieri sera, sono sceso dalla rampa dei box e mi sono posizionato (come faccio sempre) davanti al mio box dopo un paio di manovre, infatti la corsia è molto stretta. Non mi sono accorto subito che c'era un bigliettino appeso alla maniglia di apertura del box. L'ho visto dall'auto e ho pensato subito che fosse il mio vicino più insidioso, il buon Sciancalepore (si chiama così) che mi stuzzicava in qualche modo, in forza della sua veste di consigliere condominiale.
Non che avessi la coscienza sporca, solo così, ho pensato. Ogni tanto trova il modo di insidiarmi.
Allora sono sceso, già mezzo imbufalito, e ho staccato con forza il bigliettino per leggerlo.
C'era scritto:
" EGREGIO
signore, a lasiato le chiavi
appesa alla serratura.
Volesse recuperare sono
il suo vicino S... del civico 8".
erano le ore 14:40 1 commenti
giovedì 2 agosto 2007
mercoledì 1 agosto 2007
Ho scoperto l'america
Ieri notte non riuscivo ad addormentarmi, pensavo ai vangeli apocrifi. Così questa mattina misono messo a cercare dei riferimenti e mi sono letto tutto il vangelo di Filippo, citatissimo dal buon Dan Brown: poi ho letto quello della Maddalena, che non mi è parso plausibile ed infatti è molto criticato dai teologi. Durante queste ricerche mi sono imbattuto nel sito di un tizio strano che linkava parecchio verso gli argomenti più sotterranei della nostra cultura, così ho preso un linkino verso un video di David Icke. Ha tenuto una conferenza sulla teoria della cospirazione globale - nella quale ho sempre creduto. Non ci vuole molto a pensare che sia veramente così: poche persone controllano tutto attraverso una piramide di conoscenza vera, dando in pasto alle popolazioni una storia fatta di conoscenze finte.
Non so come si fa a linkare come fanno quelli bravi, io vi incollo la pagina web.
http://video.google.it/videoplay?docid=-5723630611980729615&q=david+icke&total=1085&start=0&num=10&so=0&type=search&plindex=2
erano le ore 17:14 5 commenti
martedì 31 luglio 2007
Il piccolo henry
L'ultimo film visto al cinema è quella solenne minchiata di henry potter (o harry?).
Mia moglie ne va matta, ha tutti i libri: allora andiamo a vedere il film. il fatto è che finchè c'era il maghetto bambino la cosa era anche divertente, ma ora ti trovi davanti una specie di adolescente con il grugno alla fabiocapello che dovrebbe pure essere simpatico. Il film è noioso per tutto il primo tempo, nel quale il giovane herri cerca di allestire un'armata brancaleone capace di sconfiggere i fantasmi della morte. Nel secondo tempo si traccheggia mollemente, con apparizioni di giganti creati al computer senza un senso preciso, fino alla battaglia finale (dove appare per qualche decimo di secondo anche la -non più bella- helena bonham carter), che dura non più di due minuti e dove non si risolve assolutamente nulla. Infatti il cattivo scappa (dando luogo immediatamente al nuovo attesissimo seguito) e henry-pioggiadesangue si ritrova nuovamente con i suoi amichetti. A proposito, dell'esercito dello zio enry nella battagila finale appaiono solo i suoi quattro amici più cari, vorrei una spiegazione. Giudizio finale 3+, incoraggiamento per la ragazza di enry che già dimostra un bel personalino.
erano le ore 11:11 0 commenti
I bambini di Rignano
Poveri piccolini. Per una volte non sono implicate autorità, governi, ministeri, ingegneri. Questa volta pagheranno per aver ucciso dei bambini, per averli privati della loro purezza. bastardi. Tutti salvi invece "quelli del terremoto" - l'unica struttura crollata è stata l'asilo, guarda caso sopralzato poco tempo prima. figli di puttana. assassini.
erano le ore 10:21 0 commenti
mercoledì 25 luglio 2007
DIANA
Ieri sera mi hanno invitato ad un aperitivo, in questo simpaticissimo "lounge-bar".
Uno spazio senza una vera identità precisa, come la gente che lo frequenta. Da menzionare una divanata di modelle con due tipi che cercavano di fare i brillanti: il discorso verteva su "centomila euro" o "quarantacinquemila euro". Meglio centomila se si può. Una modella indossava un tubino con motivi optical. Un optical era centrato giusto giusto sul culo. Siamo rimasti a guardarla per un'oretta io e l'alfonso, divertitissimi perchè il nostro target era massimo massimo JAVIERA, una cameriera cilena che staccava alle 11.30. L'accontenti con una pizza ed un cinemino al mercoledì che costa meno. E sei contento pure tu.
L'alfonso è un ragazzo molto bello, capelli lunghi biondi: gli ho proposto di millantare una parentela con un principe qualunque e di portarsi la modellina in camera al diana. Basta sussurrarle all'orecchio "centomila" e vedi come schizza su. Poi al mattino presto, 4.30 o giù di lì, prendi ed esci velocissimo, pago del risultato ottenuto. Ma l'alfo era ubriaco e steso su un divano tondo, e mi ha detto: "sì, con questa classe poi!".
erano le ore 10:45 4 commenti
martedì 24 luglio 2007
Forte dei Marmi
O "forte li marmi" come dice mia figlia. Ho un cliente che deve farci la casetta di villeggiatura.
E' appassionato di quadri, ottimo gusto in generale, misura molto le parole.
erano le ore 14:11 0 commenti
lunedì 23 luglio 2007
Rieccomi
Cavoli, era da un po' che non scrivevo. Mia cognata mi ha ridato la carica per prendermi cura della mia creatura. Allora, intanto vi presento l'ultimo progetto in via di completamento (casetta a Corsico). Nei prossimi giorni spero di riuscire a scrivere due righe su un bel locale che ha scoperto la mia mogliettina, si chiama MUJIO (credo che si pronunci mucchio o mucio). Alla prossima!
erano le ore 11:59 0 commenti
martedì 27 marzo 2007
Aggiornamenti
Sono successe un paio di cose abbastanza fastidiose: ho smesso di cercare case a lainate nonostante i buoni risultati perchè praticamente mobbizzato, e ho dovuto affrontare tre notti piegato in due dal dolore alla cistifellea (probabile presenza di calcoli). Nel primo caso il mobbizzatore è un vero pisquano. Se già nella sua testolina aveva in mente di contare su altre persone non doveva nemmeno propormi la cosa: il succo del discorso era sì, tu vieni, comunque io devo prendere altre due persone che fanno il tuo stesso lavoro. Ma allora mi spieghi che cosa vengo a fare? Così ci pestiamo i piedi in tre?
La cistifellea è infiammatissima poverina, d'altronde ho bevuto pesantemente e non ero più abituato. Giovedì il responso dell'ecografia addominale.
erano le ore 16:36 0 commenti
Siamo tornati!
Fantastico, dopo oltre due anni siamo tornati a suonare e la magia è sempre la stessa. Sono onorato di poter suonare con loro, nell'ordine: Gianguido alla chitarra elettrica solista, Fabio alla batteria e Silvio al basso. Ripuliti dalla polvere dopo pochi minuti abbiamo sguainato gli spadoni, e galoppando sui mitici led zeppelin ci siamo sfogati per oltre due ore.
Speriamo che la prossima reunion non capiti tra altri due anni!
erano le ore 16:27 1 commenti
martedì 6 marzo 2007
caccia all'immobile
fantastico, oggi ho fatto il primo giro di perlustrazione nella zona di mia competenza (lainate1). Bella sezione, che pullula di villette più o meno ricche e dotate di giardino con nani al seguito: devo dire che ho goduto perchè sono tornato dal tour che avevo la saccoccia piena di informazioni. Almeno 30 indirizzi interessanti con abitazioni chiuse o dismesse; discorso da approfondire per capire come trovare i proprietari...e cominciare a far fruttare il nuovo ramo!
Domani vado a san vittore olona, ridente paese dove dovrei ampliare una villa bifamiliare. mi tocca un primo assaggio in comune per recuperare informazioni, soprattutto sugli oneri concessori a cui va incontro il mio cliente.
erano le ore 17:21 0 commenti
venerdì 2 marzo 2007
super comfort
Da due giorni è arrivata la nuova macchina. Premetto che la precedente era una freelander del 99, che rapportata alle automobili moderne ha la consistenza del trattore. Ma ora ho una Megane Grand Scenic, comfort allo stato puro. Una goduria il tragitto breve, uno spasso il viaggio: il miglior acquisto che abbia mai fatto. Certo, mi rimane il cruccio di non poter più tuffare le gomme nella sabbia di “su barone" - golfo di orosei e uscirne integro, ma ne guadagno in relax per 11 mesi all'anno. Addio frilenderina, ti ho amata e odiata.
erano le ore 17:55 0 commenti
giovedì 1 marzo 2007
nuova costola
Oggi ho fatto germogliare un nuovo ramo dello studio: l'intermediazione immobiliare. Da anni mi guardo in giro alla ricerca di immobili dismessi da poter recuperare, ma era più un gioco da architetto che non una reale scommessa. Ho pensato di farlo diventare una parte del mio lavoro, entrando anche nel processo di vendita. Vediamo se sono abbastanza bravo...
erano le ore 18:54 0 commenti
martedì 27 febbraio 2007
RonArad
Siete andati a vedere il banco di Ron Arad? C'è una splendida intervista tutta su di lui nel nuovo numero di "sette".
erano le ore 18:27 0 commenti
pagare o non pagare?
Eccoli ancora una volta, avvinghiati ai braccioli di meravigliose poltrone rosse, pronti a giocarsi la faccia ogni giorno senza paura del giudizio popolare, tronfi e boriosi e così distanti dai veri bisogni del paese. Giocano alle tre carte come il ladruncolo più disperato ficcato sottoterra nella metropolitana, parlano male l'uno dell'altro e poi si incontrano al ristorante come veri amiconi, cercano di strappare un seggio per avere una delle pensioni più redditizie senza mai avere veramente mosso un dito in vita loro, tanto basta parlare del nulla. è il nulla che mi spaventa. se io vedessi alla guida del paese un individuo con preparazione ed intelligenza superiore di gran lunga alla media, non avrei di sicuro tanti scrupoli; anzi, sarei felice di mostrare al mondo un braccio forte con una mano tesa. mi farei guidare e obbedirei come un bimbo obbedisce al papà, perchè saprei che è per il mio bene.
Ma questi padri? Questi sono genitori che litigano ogni giorno, lei fa la puttana, lui il magnaccio, rubano, si drogano, ci mandano a chiedere le elemosina in strada e ci frustano quando ci vuole, così righiamo dritti e stiamo attenti a non sgarrare.
Ma i bambini crescono, e quando diventano abbastanza grandi hanno imparato due cose: o si comportano come i genitori o si ribellano. La maggioranza della società è formata da figli che si comportano come i genitori, in pochi riescono ad uscire dal tunnel della disperazione e solo dopo anni di sofferenze e di psicanalisi. Allora nasce un dubbio: perchè i figli devono pagare per le colpe dei padri? è giusto? se la strada è quella del risanamento civile, allora è giusto. ma se nessuno viene in aiuto è sacrosanto anche adeguarsi, e quindi evadere le tasse (rubare), malversare in ogni senso (tangenti), sputtanare gli amici, pagare le troie, drogarsi per sostenere il senso di colpa e continuare a farlo, perchè è difficile smettere, è parte del codice genetico.
erano le ore 14:10 0 commenti
giovedì 22 febbraio 2007
ci risiamo
Dopo soli nove mesi crolla il governo di centrosinistra.
Prodi inbufalito non ottiene il baratto che aveva chiesto a rifondazione concedendo i"dico", e torna malamente a casa. la solita vergogna all'italiana, mai sentito un governo internazionale che non sia capace di durare una legislatura intera.
Da questo punto di vista apprezzo il passato premierato di berlusconi (tutto si può dire ma non che sia incapace di fare il leader). Aspettiamo e vediamo cosa succederà, se riposizioneranno il mortadellone sulla vetta oppure gestiranno malamente le cose fino alle prossime elezioni. è chiaro che siamo messi male in tutti i campi, troppi interessi frammentati e troppi gruppi di minuscolo potere che possono dire la loro ricattando senza tregua il paese. ormai siamo nel caos: l'italia è l'unico paese anarchico del mondo. se non ci daremo delle regole ben definite prima o poi collasseremo come l'argentina.
erano le ore 18:10 0 commenti
mercoledì 21 febbraio 2007
una scala
Sto renderizzando una scala per un collega.
Trovo che il disegno sia semplice ma interessante al tempo stesso.
Questa è la versione elicoidale, devo farne anche una quadrata.
erano le ore 18:01 0 commenti
una gaffe splendida
Oggi siamo andati al colloquio con la preside della scuola elementare per capire come sono i programmi per i bimbi che arrivano dall'asilo. La signora è stata molto amabile, spiegandoci il tipo di orientamento, di lavoro svolto all'interno dei laboratori, mostrandoci le classi e gli ambienti di servizio. Nel salutarla ho espresso la massima ammirazione per il lavoro svolto e l'ottima pulizia e organizzazione della scuola, denigrando invece un'altra struttura semicadente che avevamo visitato qualche giorno prima, dall'aspetto tetro e sudicio.
peccato che fosse preside anche là.
erano le ore 14:20 0 commenti
agente?
un intermediatore immobiliare della Gabetti mi ha chiesto se voglio seguire una sua agenzia nel milanese. si tratterebbe di "fare il venditore": siccome ha visto una buona propensione da parete mia al rapporto interpersonale, mi ha proposto di cercare nuovi clienti, con un ricavo del 30% sulla provvigione totale (dal 3 al 4%).
A parte il fatto che vedo il tipo di impegno un po' distante da quello che fino ad ora è stato il mio lavoro, sono comunque lusingato ed attirato dalla prospettiva di fare "entrare altro fieno in cascina", frase cara al mio amico carlo.
mah, vedremo. vi tengo aggiornati, so che siete numerosissimi e non aspettate altro che il seguito della puntata.
Un cliente vuole accaparrarsi tutti i solai del piano sottotetto per poter ampliare il suo appartamento collegandolo dal piano inferiore. peccato che sia interista, il progetto di recupero sarà meno entusiasmante.
erano le ore 14:09 0 commenti
martedì 20 febbraio 2007
Just Cavalli
incominciamo a parlare di questo locale. la foto non spiega nulla: l'intenzione è quella di comunicare la sensazione che ho ricevuto visitando l'interno. caldo e freddo nello stesso tempo, il "Just", come viene chiamato, è locale di tendenza che ho frequentato due o tre anni orsono e da cui sono voluto partire per aprire in modo decoroso il discorso sul retail in genere.
con l'aiuto di una mia amica, chiara, e una fotografa meravigliosa, carolina, io ed il mio amico roberto abbiamo provato ad inserirci, divertandoci un po', nel discorso dell'editoria underground: come prima tappa abbiamo fissato il "Just", ed eccolo.
è un locale spazioso ed accogliente, eccessivo nei tessuti e negli orpelli fino a sembrare un mercato arabo, ma lussuoso e stravagante fino a spiazzare l'avventore attraverso l'uso di più punti di riferimento, primo fra i quali il banco-bar di ron arad.
la geometria d'acciaio si avvolge al parquet specchiando la trama dei listelli sulla superficie curva, fornendo un'illusione psichedelica da trip d'acido euforizzante di ottimo impatto iniziale.
Il locale si distende in una mezzaluna avvolta da strutture di carpenteria e cristalli strallati, dando la sensazione della continuità con il verde circostante tanto cara a mies van der rohe, e sapientemente controllata da un'illuminazione serale suggestiva ed efficace. ottimi i drink, cordiale il personale, splendida la fotografa. alla prossima.
erano le ore 17:14 0 commenti
lavoro e carriera
sono un architetto, del genere "artigiano".
sono daltonico, vesto spartano, parlo sinceramente e faccio bellissime presentazioni dei miei lavori con supporti grafici 3d che piacciono solitamente molto ai miei clienti. ma la cosa che mi piace di più è il cantiere. vedere il disegno che prende forma e si tramuta in una cosa viva, presente, creatura del tuo pensiero anche se minato dal compromesso con la committenza, è una sensazione bellissima. e poi c'è la possibilità di cazziare, che non è da sottovalutare.
ultimamente ho ribaltato tre ragazzi, impiantisti idraulici, che (per loro sfortuna) non avevano guardato il disegno esecutivo. ma santodio, perchè non guardano i disegni? lavoro eseguito a regola d'arte, peccato però che fosse esattamente speculare a quello che dovevano realmente eseguire. un bagno al contrario. io faccio un bel rendering 3d del lavabo a sinistra e invece TAC! il lavabo è a destra! come mai, architetto? lo chieda a RASHID, l'impiantista.
Il vero problema è che sono oramai in pochi gli artigiani appassionati del loro lavoro. la maggioranza ha dovuto cedere il passo agli extra, intesi sia come comunitari che come costi aggiuntivi. bello il preventivo, buono, partiamo. poi a consuntivo ci spariamo una revolverata. tutti tesi al guadagno e nessuno guarda alla qualità del lavoro, alla passione con cui viene realizzato. In un cantiere ho trovato un signore anziano, da vent'anni in pensione: era ancora lì, piegato in due a sistemare un tubo, con pazienza, con esperienza, con PASSIONE. volevo portarmelo a casa, metterlo sul mobile del soggiorno a parlarmi della sua vita. Oggi il "contractor" ti schiaffa in cantiere quattro extra che lavorano col culo, paghi salatissimo qualunque intervento fuori contratto, alla fine magari ci vai di mezzo perchè al committente comunque non resta un bel ricordo dell'operazione e ti lecchi le ferite. io lavoro con tre artigiani che hanno cura delle loro cose e si vergognano di fare brutte figure. se posso li porto sempre con me, così si lavora tra amici, in sintonia e con ottomi risultati.
erano le ore 16:25 0 commenti
scegliere
la possibilità di scegliere è molto importante. una macchina, una casa, avere un figlio, separarsi, divorziare oppure riappacificarsi. il dubbio che mi pongo è se una volta effettuata una scelta, ci si debba voltare indietro per ponderarla.
è chiaro che prima di scegliere si debba ragionare in modo da vagliare tutte le possibili ipotesi, conseguenze, pro e contro.
e poi? secondo me è meglio non dubitare, sbagliare fino in fondo o fare centro alla grande. l'unica cosa importante è non darci l'occasione per conservare un senso di colpa sul quale siamo impotenti: tornare indietro non si può. se lo facciamo le conseguenze sono pessime, sono situazioni che si trascinano come spettri nell'ombra dei nostri pensieri.
possiamo, certo, dedicare un pensiero lontano alla scelta ed alla conseguenza che ne è originata: ma bisogna guardare avanti. insomma, siamo uomini! ci distingue dagli altri esseri la possibilità di gestire situazioni difficili, trovare soluzioni.
io sono ottimista, il percorso della nostra vita è costellato di scelte: solo camminando avanti (sguardo fiero, mi raccomando) troviamo altre scelte, sfide, possibilità di crescere e migliorarci. se restiamo fermi o torniamo indietro non facciamo un bel cazzo. e poi potremo ridere dei nostri errori, o gloriarci con altri dei nostri successi.
erano le ore 15:31 0 commenti