venerdì 2 novembre 2007

L'impermeabile

Ogni tanto mi viene in mente l'impermeabile dell'ingegnere. Quando mi chiedeva di andare a spostargli la macchina, sapevo che avrei dovuto infilare la mano nella tasca del suo impermeabile per trovarci le chiavi. La mano avrebbe tentato di non toccare le pareti della tasca fino a infilare con l'indice o il medio l'anello del mazzo, per poi risalire lungo la fenditura, sempre senza lambire il tessuto interno della tasca. Io non so cosa ci fosse nella tasca, però l'immagine che creavo era più simile alla bava di alien, al sangue mestruale, a volte anche al moccio. Sono rimasto nello studio come apprendista per quattro anni e l'ingegnere non si è mai cambiato l'impremeabile.

So che è il secondo post consecutivo in cui parlo dei prodotti dell'uomo. Sarà il periodo.

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